Meridiana vuol dire tensione. Arriva sulla scena della compagnia aerea sarda un nuovo scontro, clamoroso, con i piloti della sigla Apm. Il sindacato dei piloti ha dichiarato uno sciopero improvviso per domani, con le motivazioni della sicurezza: le uniche che possono giustificare un’astensione dal lavoro senza preavviso nel settore garantito del trasporto aereo. Il vettore detenuto dal fondo Akfed ha risposto immediatamente con una lettera inviata al prefetto di Sassari, Salvatore Mulas; alla Commissione di garanzia sull’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali; al ministero del Lavoro e a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti: nella quale si denuncia come illegittima la dichiarazione di sciopero dell’Apm “basata su gravissime illazioni su eventi operativi”. Denuncia accolta dalla Commissione di garanzia che, in tarda mattinata, ha bocciato lo sciopero dei piloti Apm.
Sciopero per “gravi eventi legati alla sicurezza”: sarebbero state superate le ore di volo
L’Apm ha deciso di indire questo sciopero improvviso con la motivazione di “gravi eventi legati alla sicurezza”. Di cosa si tratta? I piloti sostengono di aver superato le ore minime di volo consentite dalla normativa europea su due voli che Meridiana ha operato in “wet lease”, con noleggio di aeromobili ed equipaggi. La lettera del sindacato dei piloti Meridiana, con la quale si annunciano 24 ore di astensione dal lavoro per la giornata di domani, mercoledì 11 giugno, parla di “astensione dal lavoro in difesa dell’ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori”. Si applica, in sostanza, l’articolo 2 comma 7 della legge 146/90. I gravissimi eventi legati alla sicurezza delle operazioni che vengono denunciati dai piloti riguardano i voli Air Italy, con il superamento dei limiti Eu Ops, la normativa europea che elabora una rigida tabella sulle ore di volo, gli intervalli di servizio e altro. I limiti sarebbero stati superati su due aeromobili, rumeni e lituani, operanti per conto di Air Italy durante uno sciopero.
La Commissione di garanzia: “Ipotesi non ravvisabile”.
La Commissione di garanzia della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ha bocciato la richiesta dei piloti Meridiana aderenti alla sigla Apm, non ravvisando “nel caso di prospettazione una situazione di pericolo in relazione alla quale lo sciopero può essere proclamato nel rispetto della disciplina vigente”. Sulla base della seguente motivazione la Commissione di garanzia ravvisa nello sciopero violazioni relative al mancato preventivo esperimento delle procedure di raffreddamento e conciliazione; il mancato rispetto del termine di preavviso; la regola della durata massima della prima azione di sciopero e, infine, la regola della rarefazione oggettiva in riferimento a uno sciopero precedentemente proclamato nel settore del trasporto pubblico da altre sigle per la giornata di domani. Per queste ragioni la Commissione di garanzia invita l’Apm a revocare lo sciopero.
La reazione della compagnia: “Comportamento illegittimo”.
La reazione di Meridiana, che ha determinato la presa di posizione della Commissione di garanzia, era arrivata praticamente in tempo reale. La compagnia aerea sarda parlava di “gravissime illazioni su eventi operativi” e aveva scritto una lettera urgente rivolta alle autorità competenti, politiche e regolamentari, ma soprattutto alla Commissione di garanzia per il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali (il trasporto aereo rientra in questa categoria): chiedendo un “immediato intervento al fine di salvaguardare le informazioni e i conseguenti danni all’utenza e all’azienda”.
Il vettore nella lettera annunciava inoltre di riservarsi “di agire nei confronti di Apm per i danni conseguenti a tale illegittimo comportamento”. Infine la comunicazione era stata inoltrata al prefetto di Sassari, per quello che dovrebbe, nelle intenzioni della compagnia aerea sarda, essere l’intervento immediato volto a scongiurare lo sciopero. “In considerazione delle gravi ripercussioni nei confronti dell’utenza, la comunicazione viene inviata alla cortese attenzione del Prefetto di Sassari per i provvedimenti necessari a impedire le interruzioni di servizio illegittimamente avanzate da Apm”. Intervento prefettizio che, per ora, non si è rivelato necessario.
Giandomenico Mele