Ritardi questa mattina all’aeroporto di Olbia per un incidente capitato a cinque dipendenti di Meridiana, che verso le 6 sono stati raggiunti da un improvviso lancio di uova e farina. A compiere il gesto un gruppo con il volto coperto.
I membri degli equipaggi colpiti non avrebbero presentato alcuna denuncia, ma gli agenti del Commissariato hanno avviato le indagini. “Un gesto inaccettabile”, ha subito commentato Andrea Mascia, il comandante di Meridiana da oltre un mese per protesta sopra un palo della luce. “Ciò dimostra la mancanza di governo da parte dell’Azienda. Essendo anonimi potrebbe trattarsi di chiunque: potrebbe esser un lavoratore che ha agito per esasperazione o un rappresentante dell’azienda che potrebbe aver agito per strumentalizzare il fatto, oppure un esterno per creare eventi mediatici. Ormai la situazione è diventata una bomba ad orologeria e rischia di esplodere. A questo punto sono costretto a chiedere un incontro urgente all’amministratore delegato Roberto Scaramella”. Incontro che dovrebbe tenersi sotto la torre faro all’aeroporto Costa Smeralda.
Ritardi nei collegamenti da Olbia con Roma (il volo in partenza per le 7 partirà solo alle 11.30), Cagliari (il volo delle 7 è partito alle 9.30) e Milano (il volo delle 7 è partito alle 9), che avranno delle ripercussioni per tutta la giornata anche in altri scali.
“I ritardi sono collegati all’impossibilità di alcuni membri di tre equipaggi di prendere servizio a causa dell’imbrattamento della divisa”, fanno sapere dalla compagnia aerea dell’Aga Khan. “Un episodio che avrà ripercussione sui collegamenti da e per Olbia per tutta la giornata”, ammette Meridiana che si scusa con i passeggeri, “vittime di questo episodio e per il quale ci scusiamo per i ritardi dei collegamenti, che sono totalmente indipendente dalla volontà aziendale”.
Tra passeggeri anche bimbo in viaggio per trapianto. Tra i ritardi, in particolare, si registra quello per Roma, che doveva partire alle 7 e invece è decollato alle 11.50, dopo che al “Costa Smeralda” è arrivato alle 11 l’A320 proveniente da Roma (il volo doveva partire dalla capitale alle 8.55 ma è decollato con un’ora di ritardo). A bordo del volo per Roma c’è anche un bambino che nei prossimi giorni verrà sottoposto ad un trapianto in un ospedale della Capitale e che è stato assistito in Sala Vip dal personale della compagnia aerea che ha cercato di ridurre il disagio per il piccolo e i suoi familiari.
Comitato esuberi si dissocia. “La compagnia è certa che tutti, Istituzioni, sindacati e i lavoratori che tutti i giorni prestano servizio con diligenza e senso di responsabilità, prendano le distanze da questo gesto sconsiderato”, scrive in una nota Meridiana Fly, che ribadisce: “ci scusiamo con i passeggeri e ci affidiamo agli Enti per individuare i responsabili di un atto che lede i clienti, l’azienda e i lavoratori che stanno onestamente facendo il loro lavoro”. E anche il gruppo degli “esuberi Meridiana” si dissocia da quanto accaduto questa mattina nel parcheggio dell’aeroporto. “Gli Esuberi Meridiana si dissociano e continuano a protestare pacificamente, civilmente e tutelando i propri passeggeri”, scrivono in una nota, mentre prosegue nel nuorese “Unica”, la marcia per il lavoro in Sardegna capeggiata dalle “magliette rosse”. “Prendiamo le distanze dall’azione di questa mattina, di pochi e a volto coperto a differenza di tutte le azioni delle “magliette rosse” fatte a volto scoperto che hanno portato denunce, querele e black list da parte di Meridiana”.
Il precedente. Un episodio simile si era verificato anche quattro anni fa, il 3 marzo 2010, nel giorno di inizio dell’assemblea generale permanente di tutti i lavoratori che in quei giorni passarono a Meridiana Fly. Anche in quell’occasione dei manifestanti, sempre all’alba ma in quel caso a volto scoperto, avevano lanciato uova e farina contro gli equipaggi.