di Umberto Zedda
Meglio di come ci si aspettava: i clienti corrono alla ricerca dei box a cui erano affezionati in un mercato insostituibile per Cagliari. A una settimana dal trasferimento del mercato civico di San Benedetto in piazza Nazzari, i commercianti fanno il punto della situazione. Dopo un iniziale afflusso di curiosi, la clientela sembra essersi stabilizzata, con molti dei frequentatori abituali che hanno seguito gli esercenti nella nuova sede. Tra opinioni contrastanti e qualche preoccupazione per il futuro, gli operatori si stanno adattando al cambiamento, in attesa di aggiornamenti sui lavori per il nuovo mercato di San Benedetto.
L’adattamento e la continuità della clientela
Secondo Francesca e Giancarlo Loi, titolari di un box di frutta e verdura all’ingresso del, l’inizio è stato caratterizzato da un maggiore afflusso di persone, anche spinte dalla curiosità. Ora, però, la situazione si sta normalizzando: “C’è la stessa gente di San Benedetto, i nostri clienti stanno venendo. Pensavo peggio, in verità. Ci stiamo adattando: sono cambiamenti e ci vuole un po’ di tempo, ma per adesso ci va bene.” Tuttavia, il legame affettivo con la vecchia sede è ancora forte: “A San Benedetto ci siamo nati e cresciuti con tutta la nostra famiglia, lì c’è il nostro cuore e speriamo di tornarci presto.”
Anche il macellaio Giuseppe Atzeri conferma un inizio soddisfacente: “Questa prima settimana è andata discretamente bene, pensavo peggio. Speriamo continui così. I clienti continuano a venire anche perché non saprebbero dove andare e poi la nuova sede è a due passi dall’ex mercato, non devono spostarsi tanto”. Atzeri sottolinea inoltre l’aspetto igienico: “Questo mercato è molto pulito e molto controllato sotto il profilo sanitario.”
Igiene e nuovi spazi: pro e contro della nuova sede
Tra i commercianti c’è chi apprezza la maggiore pulizia rispetto alla vecchia struttura. È il caso di Andrea Mocci, lavoratore nel box de I Cherchi: “Secondo me questa prima settimana è andata bene, la gente è tornata e si sta meglio qua che nell’altro. Ultimamente, anche a livello igienico, lasciava molto a desiderare. Ha bisogno di un restyling e speriamo facciano in fretta, però a me piace di più qui.” Tuttavia, resta l’incognita sul futuro: “Magari quello nuovo di San Benedetto sarà anche più bello, chissà. Speriamo di non aspettare troppo.”
Marco Todde, panettiere e pasticcere, evidenzia qualche difficoltà iniziale nell’orientamento dei clienti, ma anche segnali positivi: “Piano piano i clienti ci stanno ritrovando, erano un po’ disorientati in questi giorni ma ora ci stanno raggiungendo. Anche oggi abbiamo servito clienti abituali e nuovi, il che è una buona cosa.” Tuttavia, non mancano le criticità: “Noi personalmente abbiamo meno spazio e ci siamo dovuti riadattare. Alcune attrezzature ce le ha fornite il Comune, altre le abbiamo dovute acquistare noi, con nuove spese inevitabili.”
I ritardi nei lavori e le preoccupazioni per il futuro
Oltre alla fase di adattamento, resta il nodo dei lavori nella storica sede di San Benedetto. “È passato un mese e ancora nulla,” afferma Todde. “Hanno montato le cabine Enel, ma dentro alcuni colleghi che sono andati non hanno visto alcun progresso. L’ingegnere capo aveva detto che bisognava cantierare tutto subito, ma è passato un mese e non vediamo movimenti. Dobbiamo chiedere un incontro con l’assessore o con l’ingegnere per accelerare i tempi, altrimenti questi due anni si allungano. Questa è la nostra paura.”
Infine, un appello all’amministrazione per una comunicazione più efficace: “Chiediamo di aggiornare il sito del Comune, che ancora non segnala lo spostamento del mercato. Noi lavoriamo molto con i turisti, già da Pasqua, ed è fondamentale che ci trovino.”
Mentre i commercianti continuano a lavorare con impegno nella nuova sede, il futuro del mercato civico di San Benedetto resta ancora avvolto da incertezze, con la speranza che il ritorno alla storica struttura non si faccia attendere troppo a lungo.