Mercato della cocaina gestito tra Silanus e Capoterra: 41 indagati nell’operazione della Mobile

Sono 41 complessivamente le persone indagate nell’ambito dell’operazione della Polizia “Primavera fredda” che questa mattina ha portato all’arresto di 27 persone, (23 in carcere, 4 ai domiciliari) accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, ma anche di rapina e detenzione illegale di armi.

La squadra mobile della questura di Cagliari ha smantellato due gruppi criminali: il primo con base a Silanus, nel Nuorese, era composto da 15 persone e si occupava principalmente di recuperare la cocaina che arrivava dalla Calabria per poi smerciarla e passarla al secondo gruppo che aveva base operativa tra Cagliari e Capoterra, in tutto 14 componenti che in caso di necessità si approvvigionavano di droga dalla Penisola. Con intercettazioni ambientali, telefoniche ma anche usando microtelecamere, la Mobile ha ricostruito un numero rilevante di episodi di spaccio nel Marghine, nel Cagliaritano ma anche nel Sassarese per un giro di affari di oltre 25 milioni di euro ottenuti smerciando 216 chili di cocaina, di cui solo 36 sequestrati.

Grazie alle intercettazioni, la polizia ha anche scoperto che i corrieri erano particolarmente avidi tanto da organizzare delle rapine per prendersi parte del carico di cocaina e rivenderlo per ricavare profitti personali a scapito dei vertici dell’organizzazione.

Due i colpi accertati: il primo il 10 febbraio del 2021 a Poggio dei Pini, nel comune di Capoterra, dove un indagato – poi deceduto per cause naturali – aveva fatto sparire un chilo e mezzo di cocaina per poi affidarla ad un complice. Il secondo risale invece al 24 maggio dello stesso anno in via Baracca Manna a Cagliari: tre degli indagati fuggirono con un chilo di cocaina e 30mila euro in contanti dopo aver ferito una persona a colpi di pistola.

In mattinata la polizia ha anche effettuato 31 perquisizioni. Al termine del blitz sono stati sequestrati tre chili di hascisc, 100 grammi di cocaina e sono state arrestate due persone in flagranza, una delle quali era già destinataria dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Giuseppe Pintori su richiesta del pm della Dda di Cagliari, Gaetano Porcu.

Sotto sequestro anche due appartamenti a Macomer riconducibili al gruppo criminale con base nel Nuorese, cinque auto di grossa cilindrata usate per trasportare la droga, uno scooter e un Rolex da 33mila euro che indossava il capo del gruppo della provinca di Nuoro, un uomo di circa 40 anni titolare di una azienda zootecnica. Ed è proprio nelle campagne del Nuorese che i carichi di cocaina venivano nascosti.

Le indagini della Mobile non sono state semplici, proprio perché non era facile appostarsi nelle campagne, tanto che sono stati costretti a piazzare delle telecamere nascoste e in un caso una di queste è stata scoperta. La droga – uno o due chili alla volta – veniva poi trasportata a bordo delle auto di grossa cilindrata opportunamente modificate per nascondere i panetti in vani apribili con telecomandi come succede in Campania.

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