Mercatino Cuore di Sant’Elia, il caso in Consiglio comunale: dai problemi al possibile spostamento, ecco cosa sta succedendo

di Umberto Zedda

Dopo l’ennesima chiusura anticipata, la questione del Mercatino Cuore approda in Consiglio comunale. I consiglieri Ferdinando Secchi e Alessandra Zedda (Lega – Anima di Sardegna) hanno presentato un’interrogazione al sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e all’assessore competente per chiedere chiarimenti sulle decisioni dell’amministrazione e delle soluzioni concrete per gli ambulanti.

Nel testo dell’interrogazione viene sottolineata l’importanza sociale ed economica del mercato. “Secondo uno studio recente, il 57% degli italiani ha comprato o venduto beni di seconda mano, soprattutto nei mercatini dell’usato. Il riuso è una pratica che allunga il ciclo di vita degli oggetti, riduce gli sprechi e crea valore per la comunità.” Un fenomeno che, secondo i consiglieri, non manca di rilevanza economica: “Possiamo parlare di una svolta economica, perché molte famiglie fanno continuamente i conti con difficoltà finanziarie e il mercato dell’usato rappresenta una risorsa importante”. 

Sono diversi i problemi messi ad elenco: la mancata manutenzione dei servizi igienici: i bagni chimici vengono installati il venerdì sera senza essere cambiati fino alla domenica; la questione legata al sistema fognario: le caditoie e i tombini non vengono mai puliti, per cui basta un po’ di pioggia per allagare l’area rendendo impossibile lo svolgimento del mercatino; il servizio di ritiro dei rifiuti che si accumulano ogni domenica nell’area risulta insufficiente; l’assenza totale di un controllo della viabilità; ultimo ma non per importanza le chiusure disposte per le partite del Cagliari che si giocano alle 15.

    Nel frattempo, gli espositori del Mercatino Cuore continuano a lavorare tra difficoltà logistiche e incertezze sul futuro. La preoccupazione principale riguarda il possibile trasferimento: “Se l’amministrazione comunale stia studiando delle soluzioni alternative al Mercato Cuore, considerando che in quell’area dovrebbe sorgere il nuovo palazzetto dello sport”, chiedono i consiglieri Zedda e Secchi. “Qualora si valutasse una soluzione alternativa – si chiede nella nota – se nel frattempo ci si possa attivare per dare risposte sulle problematiche esposte inerenti il divieto di esporre e vendere quando ci sono eventi sportivi o di altro tipo in prossimità dell’orario di chiusura e in merito ai bagni chimici, le caditoie e i tombini, gestione ritiro dei rifiuti e viabilità durante le domeniche di apertura”.

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