Meno il lavoro nella fabbrica di bombe. La Rwm annuncia i tagli al personale

La riduzione delle commesse destinate alla Rwm, fabbrica di bombe di Domusnovas, nel Sulcis, ha come prime ‘vittime’ i lavoratori. L’azienda, infatti, ha annunciato un piano di ridimensionamento: “Dal 15 settembre – si legge in un comunicato inviato ai dipendenti –  il ritmo produttivo attuale di tutte le linee di produzione diminuirà, necessariamente, in modo significativo”. Secondo l’azienda si tratta di conseguenze inevitabili e così dalla prossima settimana il numero degli attuali lavoratori impiegati in produzione, qualità, magazzino e movimentazione, sarà gradualmente ridotto. Una prima stima parla di una riduzione di 160 lavoratori entro metà novembre: tutto è legato alla sospensione delle licenze di esportazione, verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, effettiva dallo scorso 29 luglio.

Il diciotto settembre è in programma un incontro tra azienda, Confindustria e organizzazioni sindacali con gli assessori regionali al Lavoro e all’Industria, Alessandra Zedda e Anita Pili. L’azienda – spiega la nota – si impegnerà affinché le eventuali misure di contingenza a sostegno dei lavoratori temporaneamente sospesi siano accessibili a tutti i lavoratori facenti parte dello staff della Rwn Italia a luglio 2019, indipendentemente dalla effettiva data di sospensione del rapporto di lavoro. “Comprendo perfettamente – spiega il direttore generale, Fabio Sgarzi – che la situazione sia molto difficile, soprattutto per chi tra di voi ha famiglia. A tal proposito vi confermo il mio impegno personale a fare quanto è nelle mie possibilità per trovare delle soluzioni efficaci, rapide e sostenibili. Chiedo a tutti voi di guardare alla situazione mantenendo sempre la massima calma, per aiutare tutti a trovare soluzioni più rapidamente possibile ed evitare vergognose strumentalizzazioni”.

Rwm, l’avviso dell’azienda ai lavoratori: “L’esportazione di bombe è sospesa” 

Rassicurazioni che però non sono sufficienti per i rappresentanti sindacali: “Quello che si temeva, alla fine si è avverato – afferma Emanuele Madeddu, segretario Filctem Cgil Sso – a novembre saranno 160 i lavoratori Rwm che si ritroveranno senza impiego. Noi faremo tutto il possibile affinché l’azienda, ma anche la Regione, si adoperino per trovare una soluzione finalizzata a non lasciare le famiglie senza reddito. Il Governo, responsabile di questa situazione senza tra l’altro risolvere il problema della guerra, trovi una soluzione strutturale per questo nuovo problema che riguarderà l’intero territorio. Dica cosa vuoi fare dell’industria bellica al netto delle esportazioni verso l’Arabia”, conclude il sindacalista.

Rwm, appello Cgil e Cisl all’azienda: “Non penalizzate i lavoratori sardi” 

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