Avevano realizzato nelle vicinanze del carcere di Massama una maxi piantagione di marijuana, ma sono stati scoperti. Si è conclusa con quattro arresti e il sequestro di oltre 9mila piante e 155 chili di marijuana l’indagine condotta dalla squadra mobile di Oristano che ha smantellato un gruppo specializzato nella coltivazione di droga.
LA PIANTAGIONE SEQUESTRATA
Le indagini sono partite circa due mesi fa. La polizia individua nella campagne di Siamaggiore otto serre in cui veniva coltivata la marijuana. All’interno oltre 9mila piante con un Thc superiore al 19%. I poliziotti si appostano nel tentativo di individuare i coltivatori. Scatta il blitz. Due persone, i due coltivatori, vengono bloccati immediatamente. Altre due persone fuggono uno a bordo di un furgone e l’altro su un’auto che fungeva da staffetta durante il trasporto della droga.
“Notata la presenza della polizia i due tentavano immediatamente di dileguarsi – spiegano dalla Questura di Oristano – dando vita ad una rocambolesca fuga; durante l’inseguimento, il conducente dell’auto, al fine di assicurare la fuga al furgone che conteneva il carico di droga, tentava di ostacolare i poliziotti che, riuscivano a raggiungerlo lungo la statale 131”.
Ma non solo. “Il conducente del furgone, ormai braccato, effettuava a forte velocità continue manovre pericolose tentando di mandare fuori strada gli agenti, senza riuscirvi – raccontano dalla squadra mobile -, per poi abbandonare il mezzo nella corsia di sorpasso della strada statale 131 e fuggire a piedi nelle campagne circostanti”.
La polizia perquisendo il furgone, recupera 155 chili di marijuana già essiccata. Dal giorno del blitz concluso con due arresti, i poliziotti non hanno mai smesso di lavorare sul caso. Adesso per i due fuggiti sono scatta le ordinanze di custodia cautelare una in carcere e una ai domiciliari con braccialetto elettronico.
“L’inchiesta – spiegano dalla polizia – ha portato al sequestro della piantagione illegale, composta da circa 9000 piante, la metà delle quali ancora a dimora e l’altra metà già raccolte e messe ad essiccare, nonché 155 chili di marijuana già pronta alla vendita e ha di fatto tolto dal mercato circa 3 tonnellate di infiorescenze che, se vendute al dettaglio, avrebbero fruttato al sodalizio criminale, circa cinque milioni di euro”.
Oltre allo stupefacente è stato sequestrato tutto l’occorrente per la coltivazione, l’estirpazione, la sbocciolatura ed il confezionamento della droga.
PARLA IL DIRIGENTE DELLA SQUADRA MOBILE DI ORISTANO SAMUELE CABIZZOSU
“L’attività di indagine è ora indirizzata a comprendere quale avrebbe dovuto essere il destinatario dello stupefacente, non potendosi escludere ulteriori sviluppi – concludono dalla squadra mobile – appare infatti plausibile ritenere che, come già dimostrato in altre inchieste, la marijuana avrebbe potuto essere utilizzata come merce di scambio per l’acquisto di stupefacenti di altra tipologia”.