Maxi operazione delle Fiamme gialle della tenenza di Iglesias, guidate dal comandante Andrea Vinci, con decine di perquisizioni a tappetto in tutto il Sulcis e a Cagliari e la denuncia di cento persone, quasi tutte residenti nel Sulcis, oltre una decina di persone di nazionalità rumena. I reati contestati sono quelli di associazione a delinquere, truffa e riciclaggio ai danni di istituti bancari. L’operazione arriva dopo mesi di indagini. Secondo quanto emerso, la banda aveva base nel Sulcis ma poteva contare su diramazioni in molte regioni italiane ( Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Marche) e secondo l’accusa era dedita alle truffe finalizzate a sottrarre ingenti somme di denaro ai danni degli istituti creditizi e intermediari finanziari.
Centinaia le operazioni finanziarie illegali che avrebbero consentito ai truffatori l’acquisizione di ingenti somme di denaro nell’ordine di milioni di euro e il successivo reimpiego degli stessi fondi nel circuito bancario legale. Tutto ha avuto inizio avuto inizio dopo la segnalazione da parte di operatori finanziari locali di innumerevoli operazioni di versamento di assegni postali su altri istituti di credito senza avere la necessaria copertura. Le indagini, seguite dal Pm Paolo De Angelis, della Procura della Repubblica di Cagliari, hanno portato alla verifica di conti correnti, acquisizione di una ingente mole di documenti e all’emissione di decreti. Oggi, l’operazione.
I denunciati, molti dei quali giovanissimi, per portare a segno i loro “colpi” avrebbero sfruttato una carenza di vigilanza interna del circuito interbancario telematico nazionale. Secondo quando riportato dalle Fiamme gialle, proprio questa falla, tramite abili stratagemmi, permetteva ai denunciati di incassare assegni scoperti prima che questi venissero segnalati. Le indagini hanno evidenziato quindi una bassa protezione della convenzione bancaria, la check truncation. Il lavoro degli inquirenti ha anche dimostrato come ci sia stata poca attenzione, da parte dei responsabili degli istituti di credito coinvolti nella maxi truffa, nei riguardi della nuova clientela.
È presumibile che in seguito ai controlli effettuati scatteranno ulteriori indagini da parte delle Fiamme gialle in merito alla violazione della normativa anti-riciclaggio. Il comandante della Tenenza di Finanza di Iglesias Andrea Vinci si limita a dire che “le indagini sono in corso e coperte da segreto istruttorio”.
Carlo Martinelli