Maxi frode per ristori Covid: tre indagati. Gdf sequestra barche e auto di lusso

Avrebbero messo in piedi una “truffa” da oltre sei milioni di euro ai danni dello Stato. Così la Guardia di finanza ha denunciato tre persone (fra cui due coniugi) per aver, in concorso fra loro, generato e poi ceduto crediti di imposta a quanto pare inesistenti e legati ai ristori concessi per l’emergenza Covid-19. I reati contestati vanno da indebita percezione di erogazioni pubbliche a impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita fino all’auto-riciclaggio.

L’operazione, condotta dal secondo Nucleo operativo metropolitano di Cagliari, ha portato al sequestro preventivo di quattro immobili situati fra il capoluogo e la provincia, tre barche, 8 rolex, 8 penne Montblanc, 4 dispositivi elettronici “Apple”, cinque auto di cui due di lusso (Porsche Cayenne) e due moto. Oltre a circa 119 mila euro e quote societarie per 13.900 euro.

I coniugi, secondo l’ipotesi formulata dalle Fiamme gialle, avrebbero utilizzato più volte gli stessi contratti di locazione effettivamente posti in essere indicando importi di fantasia riuscendo in tal modo a truffare – sempre secondo le indagini della Gdf – l’Agenzia delle entrate.

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