Sono 12.378 gli studenti sardi che questa mattina hanno affrontato la prima prova della maturità 2025, la temuta traccia di italiano. Ma sull’Isola pesa un dato poco incoraggiante: la Sardegna è la regione con il più alto tasso di studenti non ammessi all’esame di Stato. Secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione, il 7,1% degli studenti sardi non ha ottenuto l’ammissione, il doppio rispetto alla media nazionale del 3,5%.
Un primato negativo che solleva interrogativi sul sistema scolastico regionale, soprattutto alla luce del fatto che molte delle esclusioni riguardano studenti fragili o con carenze accumulate nel corso degli anni. Subito dopo la Sardegna, nella classifica delle bocciature, si collocano la Liguria (5%), il Trentino (4,6%) e Toscana e Umbria (entrambe al 4%). Sul versante opposto, il Molise registra la percentuale più bassa di non ammessi (2,6%), seguito da Campania, Valle d’Aosta e Veneto (2,9%).
Intanto, anche per i maturandi sardi, oggi è stata la giornata della prima prova scritta, comune a tutti gli indirizzi scolastici. Sette le tracce proposte dal Ministero dell’Istruzione, suddivise in tre tipologie: due analisi del testo, tre testi argomentativi e due temi di attualità. I candidati – 524.415 in tutta Italia – hanno a disposizione sei ore per completare la prova.
Tra le tracce scelte quest’anno spicca un brano tratto dal celebre romanzo Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, proposto per l’analisi del testo. Spazio anche alla poesia con un componimento di Pier Paolo Pasolini.
Per la tipologia B, quella dell’argomentazione, una traccia invita a riflettere sul ruolo dell’indignazione nei social network, partendo da un testo di Anna Meldolesi e Chiara Lalli dal titolo “L’indignazione è il motore dei social. Ma serve a qualcosa?”, pubblicato su un supplemento del Corriere della Sera. Un altro spunto arriva dal saggio “Gli anni Trenta. Il decennio che sconvolse il mondo” di Piers Brendon, con un’analisi sul New Deal e sul contesto storico di quel periodo.
Per l’attualità, gli studenti potevano scegliere tra una riflessione sulla parola “rispetto”, a partire da un testo di Riccardo Maccioni, o commentare un messaggio di speranza rivolto ai giovani dal giudice Paolo Borsellino: “I giovani, la mia speranza”.
“Tutti lo sognano. C’è chi lo sogna ancora dopo anni, c’è chi lo sogna come traguardo e c’è chi per timore sogna che non arrivi mai quel momento. Parlo dell’esame di maturità. Quello che questa mattina dovranno sostenere i nostri studenti e le nostre studentesse. Comunque si viva questo appuntamento è certamente da considerare un traguardo e un momento che segna il passaggio dalla vita giovanile a quella adulta, verso le grandi scelte: un passo significativo nella realizzazione dei progetti che si stanno coltivando”. Lo scrive sulla propria pagina Facebook l’assessora regionale della Pubblica Istruzione e Cultura, Ilaria Portas.
“Mi rivolgo dunque alle ragazze e ai ragazzi che oggi prenderanno posto nei banchi della scuola: siate orgogliosi di essere arrivati fin qui – scrive – . La maturità non è infatti solo un esame, ma la conclusione di un percorso di crescita che avete affrontato insieme, con i vostri amici e le vostre amiche, con i docenti e le docenti e con le vostre famiglie. Non siete lì per essere giudicati, non siete lì per un voto più o meno alto, siete lì per concludere una avventura con determinazione e iniziarne una nuova con entusiasmo, e con tutta la consapevolezza che questi anni vi hanno regalato. Non mi voglio dilungare né fare retorica dunque, ricordando il valore della comunità scolastica, concludo facendo a tutti e tutte i mie più sentiti auguri, per un futuro radioso e pieno di nuove opportunità”.