Manifestazione di protesta questa mattina a Cagliari contro il ddl di riforma della scuola da parte di una cinquantina di docenti, che si è incatenata ai cancelli del Liceo classico “Dettori” nel giorno della prova di italiano dell’esame di Maturità. Molti i cartelli appesi alle inferriate: No alla precarizzazione istituzionalizzata degli insegnanti, No alla scuola azienda, No scuola privata, No al preside sceriffo. Non sono mancati anche slogan ironici: Torna a casa Renzie. “Siamo qui per difendere la scuola pubblica statale – ha spiegato Laura Parisi, docente di filosofia al Liceo classico Siotto, impegnata nella protesta prima di prendere servizio a scuola per gli esami – Gli insegnanti devono essere favoriti e messi in condizione di insegnare bene, non messi in competizione tra loro: questa è aziendalizzazione. Anche i termini usati fanno riflettere: si parla di incentivi e rimborsi per i consumi culturali”. I docenti sono molto arrabbiati: “Si sta chiudendo il cerchio – spiega Francu De Fabbis, insegnante di sostegno all’Istituto tecnico ‘Primo Levi’ di Quartu, reduce da altre azioni di protesta – Questo è il colpo di grazia”. La manifestazione è stata organizzata dal coordinamento insegnanti Cagliari. Più rassegnati che arrabbiati anche per le parole di ieri sullo slittamento delle assunzioni dei precari. “Che dire? – commenta qualcuno – ma bisogna anche dire che ce lo aspettavamo”. Il sit in andrà avanti per tutta la mattina, anche con la distribuzione di volantini: “Il disegno di legge – si legge – è stato approvato dalla Camera dei deputati senza un preliminare dibattito in aula ignorando completamente le manifestazioni di un totale dissenso di una piazza che l’80 per cento dei lavoratori e simpatizzanti della scuola ha scioperato per difendere la scuola pubblica”. Da qui la richiesta “che il governo ascolti le proteste di tutti”.
Sardinia Post si ferma, la solidarietà della Giunta Todde
La presidente Alessandra Todde e tutta la Giunta regionale esprimono la loro vicinanza ai giornalisti di Sardinia Post, rimasti senza lavoro…