Mater Olbia, l’annuncio del Qatar: “L’ospedale aprirà il primo dicembre”

I tempi sono ormai certi. Il Mater Olbia aprirà l’1 dicembre prossimo. A scandire le tappe del nuovo ospedale di eccellenza che sorgerà in Gallura è stato Lucio Rispo, il manager del Qatar oggi a Olbia per incontrare il sindaco Gianni Giovannelli e le associazioni datoriali, tutti preoccupati per l’affidamento dei lavori di completamento della struttura sanitaria. “L’attività di progettazione si conclude alla mezzanotte di oggi – ha annunciato Rispo -. Fatto questo, consolideremo le domande da presentare alle autorità. La prossima settimana sarò all’estero per la firma dei progetti da parte dei miei superiori. Entro fine luglio presenteremo domanda al Comune e dall’1 agosto inizieremo i lavori. La prima fase si concluderà l’1 dicembre, quando saranno pronte l’area verde, la fontana, la reception e il terzo piano, dove verosimilmente sorgerà l’attività pediatrica. Il resto verrà completato nell’arco del 2016”.

Rispo ha chiarito che rispetto agli impegni assunti dal Qatar, i programmi da sviluppare e concretizzare “dipendono dalle autorità competenti”. “Personalmente – ha aggiunto – non penso ci possano essere dei problemi, anche se abbiamo avuto belle e brutte sorprese”. Quanto alle polemiche sull’affidamento dei lavori, il manager ha tagliato corto: “le notizie apparse sulla stampa sono false”, ha detto. E ha poi sottolineato: “Fermo restando che siamo un investitore privato abbiamo preso impegni precisi con le autorità. Questo non toglie la nostra libertà di poter fare quello che vogliamo con i nostri soldi. Qui non c’è un euro dello Stato italiano: noi ristrutturiamo, compriamo attrezzature, procediamo con le assunzioni, paghiamo gli stipendi. Fatto questo, apriremo le porte della struttura, se poi qualcuno deciderà di farsi curare da noi, allora con i tempi previsti verremo rimborsati”. Rassicurazioni sono arrivate sull’impiego di imprese isolane. “L’unica azienda che sta effettuando i lavori per mettere a norma la struttura con le leggi antincendio, è sarda, la Tecnoverde – ha ricordato il plenipotenziario della Qatar Foundation – nel cantiere operano 59 dipendenti isolani, di cui 57 di Olbia”. Ad oggi sono ben 14.124 i curricula inviati al Mater Olbia per un’occupazione nei vari settori previsti nella futura struttura sanitaria. Rispo aveva parlato a regime di mille posti di lavoro diretti più l’indotto.

Dalla Qatar Foundation arrivano le garanzie sulle procedure e sulle imprese coinvolte nei lavori di realizzazione dell’ospedale Mater Olbia e Comune e associazioni di categoria si dicono soddisfatti. Si conclude così la visita del manager della Qfe, Rispo, arrivato a Olbia per incontrare il sindaco e il tavolo della associazioni galluresi, che riunisce Cgil, Cisl, Uil, Confcommercio e Federalberghi, Cna, Confartigianato, Confapi, Agci, Confagricoltura. “Abbiamo ricevuto rassicurazioni su procedure organizzative e, in presenza di grosse commesse e di sub appalti – ha spiegato il sindaco Gianni Giovannelli – certezza sui pagamenti che verranno comunque centralizzati. Domani, alle 17, il primo dittadino riferirà in Consiglio comunale, convocato ad hoc proprio per discutere delle ricadute economiche ed occupazionali connesse alla realizzazione e all’avvio del Mater Olbia. “Abbiamo avuto certezze che tra le imprese coinvolte nei lavori non c’è nessuna segnalata dall’Autorità nazionale anticorruzione, l’Anac”, ha aggiunto il presidente dell’assemblea cittadina, Vanni Sanni. Secondo Mirko Idili, segretario generale provinciale della Cisl, “il numero di curricula inviati, ben 14.124 in poco tempo, certifica il malessere della Regione Sardegna e le aspettative che si ripone in questo finanziamento. Su questo tema abbiamo avuto rassicurazioni sulle occasioni occupazionali che ricadranno, a parità di professionalità, su lavoratori dell’Isola – ha spiegato – In un territorio come quello gallurese abbiamo necessità di parlare di programmazione, perché solo attraverso politiche di formazione professionale mirata, l’Isola sarà in grado di fornire risposte adeguate alle esigenze del Mater Olbia”.

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