Mater Olbia, ecco l’ospedale del Qatar: l’Isola nel maxi progetto “Big data”

Dopo mesi di incessante lavoro si sono aperte le porte del Mater Olbia, il nuovo ospedale che domina la città destinato a diventare in pochi anni il polo sanitario di eccellenza internazionale. Hanno potuto visitare il cantiere la stampa e gli esponenti della politica locale e regionale. Il presidente Francesco Pigliaru, il sindaco di Olbia ma anche il procuratore capo di Tempio Pausania Domenico Fiordalisi hanno passeggiato nel piano terra della grande struttura che sorge sul monte Tabor. Il terzo piano dell’ospedale è stato reso accessibile solo ai rappresentanti delle istituzioni.

Sardegna nel progetto “Big data”. In occasione della visita di Rashid Al Naimi, Ceo della Qatar foundation Endowment che sul nuovo ospedale di Olbia sta investendo oltre un miliardo di euro, è stato presentato il progetto di Big Data strettamente legato al settore della ricerca scientifica, quello che sarà il vero fiore all’occhiello della nuova struttura sanitaria sarda. Si tratta di una banca dati contenente tutte le informazioni dei pazienti, i sistemi di gestione del personale medico e gli strumenti diagnostici che consentirà cure più efficaci, veloci e mirate. Il progetto innovativo è stato presentato da Marco Campione, amministratore delegato di General electric healthcare, la divisione tecno-medicale, della multinazionale che avrà il compito di gestire i “big data”. “Siamo fieri di far parte di questo progetto che è la nuova frontiera della medicina”, ha commentato il presidente della Regione Francesco Pigliaru.

 

Fiducia nella sinergia con la Sardegna. Rashid Al Naimi ha espresso molta soddisfazione per l’avanzamento dei lavori. Il numero uno della Qatar Foundation ha voluto complimentarsi direttamente con le maestranze che stanno portando avanti il completamento dell’opera: sono circa 200, al momento, gli operai occupati per la realizzazione del Mater Olbia, sardi e olbiesi per la maggior parte. Nonostante i vari impedimenti che hanno rallentato la scaletta prevista in origine dalla Qatar Foundation Al Naimi ha dichiarato di essere fiducioso nella collaborazione con le istituzioni sarde, con il governo nazionale e con quello della Regione Sardegna.”Si è creato un proficuo rapporto di collaborazione con le istutizioni italiane” ha dichiarato ai giornalisti Rashid Al Naimi.

A fine anno prevista l’apertura. L’apertura della prima parte dell’ospedale è prevista entro dicembre 2016. L’intera struttura dovrebbe essere pronta per l’estate 2017. Il condizionale è d’obbligo per non creare false illusioni e perchè ormai ci si è abituati ad avere a che fare con i tempi della burocrazia italiana. È stato lo stesso Pigliaru a sottolineare che le lungaggini tutte italiane bloccano gli investimenti esteri. C’è l’impegno della Regione a lavorare per evitare nuovi intoppi . Il nuovo step da superare sarà l’accreditamento del Mater Olbia da parte della Regione che potrà avvenire a struttura ultimata .

Tre bandiere, manca l’Europa. I colori del Qatar, dell’Italia e i quattro mori della Sardegna sventolano orgogliosi sulla facciata del Mater Olbia ben allestita con piante tipiche della vegetazione dell’Isola per la visita di questa mattina . Manca la bandiera dell’Europa ma “per le strutture private non c’è l’obbligo” spiega il referente italiano della Qatar Foundation , l’avvocato Lucio Rispo .

Alcol e carne di maiale banditi dallo spuntino conclusivo. A fine mattina uno spuntino sardo ha accolto la delegazione del Qatar, i rappresentanti delle istituzioni e i giornalisti. Un lungo tavolo imbandito di formaggio, verdura e carne per festeggiare assieme agli operai l’avanzamento delle opere. Per l’occasione sono stati cucinati all’aperto una decina di agnelli . Rigorosamente assenti dalla mensa la carne di maiale e le bevande alcoliche.

Costanza Bonacossa

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