Continuano a emergere particolari inquietanti dall’omicidio di Zdenka Krejcikova, 41 anni, uccisa cinque giorni fa a Sorso con una coltellata al petto da Francesco Baingio Douglas Fadda, 45 anni sassarese. La donna, infatti, è stata massacrata di botte, presa a pugni in faccia e calci nella schiena nella sua abitazione solo perché aveva chiesto l’aiuto dei carabinieri per difendersi dalla violenza di Fadda. Come riporta La Nuova Sardegna, Zdenka, dopo essere stata gonfiata di botte, ha cercato di proteggere una delle sue bambine, la più fragile delle gemelline di 11 anni, piegandosi su di lei per evitare di vedere all’opera la violenza di Fadda. La stessa bambina che poi è stata costretta prima ad assistere all’omicidio poi a vagare in macchina, assieme alla sorellina, per tutta la notte con l’assassino della madre.
Zdenka Krejcikova è stata colpita dal basso verso l’alto al centro dello sterno con un coltello lungo 33 centimetri. La lama di 20 è penetrata quasi completamente nel petto della donna, frantumandole una costola e perforandole un polmone. La donna è morta dissanguata dopo quaranta minuti di agonia ed è probabile che se i soccorsi fossero stati immediati la donna si sarebbe anche potuta salvare.