Mentre crescono le proteste di scuole e presidi sull’insufficienza delle forniture di mascherine da parte del Governo, giovani, studenti ed esperti di tecnologia dell’associazione ‘Visionari’ si uniscono per far fronte all’emergenza e scrivono oggi alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, proponendo un progetto che, anche nell’Isola, potrebbe coinvolgere direttamente alunni e famiglie.
“Nelle prossime settimane molte scuole della Sardegna rischiano di rimanere sprovviste di mascherine da destinare agli alunni, una situazione che imporrebbe alle famiglie di provvedere autonomamente alle forniture per i propri figli con inevitabili costi a carico della collettività – spiega l’associazione –. È stato tuttavia già realizzato il progetto “Visionari Makeit” che ha consentito di creare visiere protettive anti-Covid utilizzando la stampa 3D (visiere regalate a ospedali e strutture sanitarie in tutta Italia) abbattendo i costi di produzione e utilizzando plastica derivata dall’amido di mais, a basso impatto ambientale ed estremamente versatile.
“Chiediamo alla ministra Azzolina di coinvolgere bambini, studenti e famiglie nella creazione di visiere protettive in 3D da destinare a quelle scuole dove si registrano carenze nelle forniture di mascherine, trasformando un obbligo di legge in una esperienza didattica e istruttiva – afferma Dario Piermatteo, segretario generale di Visionari -. Mettiamo a disposizione la nostra tecnologia, la rete di stampanti 3D del nostro gruppo e il nostro know-how in materia per sostenere il settore scolastico in questa nuova sfida, e organizzare anche in Sardegna corsi per docenti e famiglie in tutte le scuole della regione, finalizzati ad insegnare a costruire visiere “fai da te” a costi ridottissimi e con materiale ecologico”.