Quest’estate sono stati oltre 17mila i controlli fatti lungo i 966 chilometri di costa sarda, da Porto Alabe (a sud di Alghero) a Capo Monte Santu (a sud di Orosei): 600 le sanzioni comminate soprattutto per violazioni all’ordinanza di sicurezza balneare, al regolamento dell’Area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo e al codice della nautica da diporto. È il bilancio della direzione marittima del Nord Sardegna per l’operazione
“Mare Sicuro 2017“, la campagna di prevenzione e controllo dell attività turistico-balneari che si è chiusa il 17 settembre scorso.
Particolare attenzione è stata riservata alla verifica dello stato di conservazione delle coste e del demanio marittimo, rilevando anche una occupazione abusiva in località La Cinta, a San Teodoro, da parte di privati che sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. Il direttore marittimo, il capitano di vascello Maurizio Trogu, ha voluto evidenziare una delle operazioni di soccorso in mare che, ad agosto, con l’aiuto dell’elicottero della Guardia costiera ha consentito il salvataggio di due turisti sessantenni a bordo di una imbarcazione vicino a Capo Ceraso. “Proficuo si è rivelato anche quest’anno – ha spiegato Trogu – il potenziamento della sorveglianza nell’Area marina protetta, con l’impiego costante del mezzo nautico Mako Marine 232″, concesso in comodato d’uso gratuito alla Capitaneria di Porto di Olbia dal Consorzio di gestione”.
