Marcia per la sanità a Nuoro, ma l’evento parte tra le polemiche

Alla vigilia della grande marcia a Nuoro per il diritto alla salute e contro lo smantellamento della sanità territoriale, le spaccature e le polemiche travolgono l’evento che parte con due marce distinte: la prima promossa dai comitati popolari, a cui hanno aderito l’associazione “la voce dei Nuoresi“, gli Indipendentisti di Liberu e Sos sanità Barbagia Mandrolisai, con partenza alle 10 da Prato Sardo per arrivare all’ospedale San Francesco. La seconda è indetta, invece, dalle segreterie territoriali e regionali dei sindacati confederali, insieme alle federazioni dei pensionati, che danno appuntamento alle 9.30 in piazza Sardegna, da cui il corteo si snoderà verso via Lamarmora, corso Garibaldi fino a piazza Vittorio Emanuele.

A cercare di ricomporre la frattura sono i vertici di Liberu che invocano l’unità: “Gli obiettivi della manifestazione sono comuni per questo rifiutiamo ogni logica di divisione per tematiche che riguardano tutti e invochiamo la massima unità a sostegno della sanità delle zone interne – scrivono i rappresentanti del partito indipendentista – Non potendo partecipare a due manifestazioni contemporanee, parteciperemo alla marcia che partirà alle ore 9.30 da piazza Sardegna a Nuoro”.

È irremovibile, invece, l’attivista del Comitato “Sos sanità Barbagia Mandrolisai” Bachis Cadau: “La volontà delle rappresentanze istituzionali di arginare il ruolo dei comitati spontanei mi pare abbastanza clamorosa e lampante – attacca – da un lato gli apparati politici e dall’altro i vertici degli apparati sindacali, vedono come fumo negli occhi l’attività di mobilitazione del singolo cittadino e dei sindaci. È innegabile invece il ruolo dei comitati spontanei che in Sardegna hanno riattivato la tensione sociale. Le nostre marce sono apartitiche e senza bandiere sindacali non perché vogliamo mettere in discussione il ruolo di sindacati e partiti, ma al contrario perché la lotta per la sanità pubblica non può avere colori e bandiere ma deve riguardare tutti. Domani – conclude saremo a Nuoro con i nostri amministratori locali e guarderemo all’assalto alla diligenza da parte dei professionisti della protesta che mal tollerano lo spontaneismo civico che li ha messi in moto mentre dormivano” conclude.

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