Mara Farci è tornata in Italia. Il volo è partito da Perth ed è arrivato a Fiumicino. La 30enne di Fluminimaggiore era in coma da alcuni mesi nell’ospedale Alfred Hospital di Melbourne e nelle settimane scorse la comunità del paese si è mobilitata per una raccolta fondi in modo da aiutare i genitori a riportarla a casa.
La giovane si era trasferita due mesi fa in Australia, lasciando il lavoro e la famiglia. A 16 anni, come racconta Il Messaggero, aveva iniziato a soffrire di anoressia. Ma nonostante i problemi di salute voleva viaggiare, vivere con le sue forze, ottenere l’indipendenza. Il quotidiano romano racconta che rifiutava di curarsi. E quando è arrivata in Australia per lavorare come ragazza alla pari, il corpo ha ceduto. “Ha avuto un collasso degli organi interni, all’Alfred Hospital di Melbourne i medici l’hanno presa per i capelli – racconta il sindaco di Fluminimaggiore, Marco Corrias, al quotidiano -. I genitori sono partiti immediatamente”. Però i costi per riportarla a casa erano proibitivi. “Oltre al dolore per la condizione della figlia, i genitori hanno dovuto fare i conti con il costo della vita che è carissimo. Per il pernottamento in un albergo hanno contribuito i compaesani – ricorda il sindaco -. Ma poi le spese per il viaggio di ritorno si aggiravano tra i 45 e i 50mila euro. E allora abbiamo attivato una raccolta fondi su un sito internet e nel giro di 5 giorni abbiamo raccolto 70mila euro”.
Ora la ragazza si trova al Policlinico Gemelli. Poi ritornerà in Sardegna, in un ospedale attrezzato con la rianimazione. “L’unico aspetto positivo di questa vicenda – ha detto il sindaco a Il Messaggero – è che Mara torna in Italia. I medici dicono che non si tratta più di un problema farmacologico. La giovane respira, però non si sveglia. Sono quelle situazioni imponderabili: si può svegliare da un momento all’altro”.