Manuel ucciso, condannato il ‘branco’. Ma il papà: “Nessuno me lo restituirà”

Sono di nuovo parole amare quelle dette dai genitori di Manuel Careddu dopo le sentenze di condanna emesse oggi dal tribunale di Oristano, a chiusura del processo con rito abbreviato contro i tre ventenni di Ghilarza ritenuti responsabili dell’omicidio avvenuto nel settembre del 2011.

La mamma del 18enne ucciso, Fabiola Balardi, è uscita dall’aula ripetendo “va bene, va bene”, un riferimento all’ergastolo contro Christian Fodde, mentre mentre gli altri due imputati, Riccardo Carta e Matteo Satta, sono stati condannati rispettivamente a 30 anni e a 16 e otto mesi. Più articolato il commento di Corrado Careddu, il papà del diciotto trovato cadavere in un terreno lungo le sponde del lago Omodeo: “Manuel non me lo restituisce nessuno, ma meglio che abbiano la possibilità di capire i loro sbagli, tanto un omicida rimane un omicida e futuro non ne hanno neanche loro”.

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