Interpellanza urgente dei consiglieri regionali Paolo Zedda, Emilio Usula e Luca Pizzuto al Presidente Francesco Pigliaru sulla manifestazione tenuta il 3 novembre a Porto pino contro l’esercitazione Nato Trident Juncture. Nel documento, si chiede che sia garantito a tutti i cittadini sardi l’esercizio del diritto al dissenso e si auspica un intervento al fine di verificare in tutte le opportune sedi, “la legittimità dell’operato provocatorio – si legge in una nota – della Questura di Cagliari”.
Nel documento (primo firmatario Paolo Zedda), che ripercorre i fatti nei giorni immediatamente antecedenti la manifestazione e si sottolinea l’inusitata militarizzazione di tutto la zona interessata dalla manifestazione, compreso l’allestimento di veri e propri check point, si chiede al Presidente: se sia a conoscenza o meno dei “comprovati” motivi di sicurezza e di incolumità pubblica che hanno indotto la Questura di Cagliari ad una condotta apertamente ostile verso la manifestazione No Trident del 03/11/2015; se sia a conoscenza o meno dei motivi che hanno portato all’inusitato dispiegamento di forze dell’ordine nella zona presso il suddetto poligono e i motivi che hanno portato allo scontro tra manifestanti e forze dell’ordine; se intenda o meno promuovere in tutte le sedi competenti le opportune iniziative al fine di verificare la leggittimità dell’operato della Questura di Cagliari inerente la manifestazione contro le esercitazioni e le basi militari svoltasi a Teulada in data 03/11/2015; quali azioni istituzionali intenda attivare la Giunta al fine di garantire ai cittadini sardi la libera espressione del dissenso in tema di servitù militari in condizioni di sicurezza e per ripristinare un adeguato clima al riguardo privo di tensioni.