“Mangialo”. Il gatto del bimbo autistico sbranato dal cane del cabarettista-insegnante

Giuseppe Masia, insegnante di Francese al Classico di Olbia ma anche cabarettista e cantante famoso soprattutto nel Nord Sardegna, è stato denunciato per maltrattamento di animali. La querela sporta contro di lui è da brivido. I fatti risalgono al mese di giugno.

Masia vive proprio a Olbia nel quartiere di Sa Minda Noa in una casa con giardino, dove si era rifugiato il gattino di un vicino di casa, un micio di razza celtica che serviva anche per la terapia del piccolo proprietario, un bambino di 5 anni autistico ed epilettico, riporta La Nuova Sardegna che ha raccontato la storia.

Stando a quanto scritto dal giornale di Sassari, Masia ha a sua volta un cane di grossa taglia, Bart. Il docente-comico, in compagnia del figlio, avrebbe aizzato il cane ad ammazzare il gatto con incitamenti tipo “mangialo mangialo“. Così hanno visto dalle finestre i vicini. Il micio si era rifugiato in una cavità del giardino proprio per sfuggire a Bart. Da quel nascondiglio, Masia avrebbe stanato il gatto con un bastone. della scopa.

I vicini avrebbero anche girato un video in cui si sentono risate mentre si vede il cane che si sposta con la preda tra i denti. Con quel gattino che era diventato il miglior amico del proprietario-bambino.

I fatti di Olbia, rimbalzati in città e considerati gravissimi, anche per la fama del comico, hanno spinto la Lida, l’associazione animalista locale a unirsi alla denuncia, “vista la crudeltà di quanto accaduto”, ha detto a La Nuova Sardegna la responsabile Cosetta Prontu.

Il giornale ha anche sentito la versione del cabarettista, il quale parla di “colluttazione tra animali”. E sulla busta dove lo stesso comico potrebbe aver infilato il micio dove che è stato ucciso da Bart, dice: “Lì ho messo solo le piante che il gattpo aveva distrutto”. Contro Masia ci sono i testimoni. Ma lui nega tutto.

[Foto Facebook]

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