Mamme ‘equilibriste’ tra figli e lavoro: l’Isola migliora nei servizi per l’infanzia

Sono quasi dieci milioni le donne con figli minorenni in Italia. Scelgono la maternità sempre più tardi e devono sempre più spesso rinunciare a lavorare a causa degli impegni familiari. Lamentano poco sostegno per chi decide di mettere al mondo un figlio e una scarsa rete di servizi per la prima infanzia, che costringe buona parte del 40,9 per cento di madri con almeno un figlio, a scegliere un regime di part-time pur di continuare ad avere un’occupazione lavorativa. La Sardegna, pur essendo in posizione medio-bassa della classifica nazionale, migliora rispetto allo scorso anno, soprattutto per quanto riguarda i servizi per la prima infanzia.

È la fotografia scattata da Save the children, dal titolo ‘Le Equilibriste: la maternità in Italia’, diffusa oggi in vista della Festa della mamma. La ricerca include il cosiddetto Indice delle madri, elaborato dall’Istat per Save the Children, che identifica le Regioni in cui la condizione delle madri è peggiore o migliore sulla base di 11 indicatori rispetto a tre diverse dimensioni: quella della cura, del lavoro e dei servizi. Inoltre, anche quest’anno, l’indice evidenzia i principali mutamenti che hanno interessato la condizione delle madri dal 2004 ad oggi nei diversi territori.

A guidare la classifica delle regioni nell’indice generale della condizione socio-economica delle madri sono, come nel passato, quelle del Nord (Province autonome di Trento e Bolzano in testa) mentre quelle del Mezzogiorno restano al di sotto. La Sardegna si posiziona al quattordicesimo posto dietro il Lazio e prima di Abruzzo, Molise e Puglia. L’area della ‘cura’, che analizza il tasso di fecondità e la distribuzione del lavoro di cura all’interno delle coppie di genitori occupati, invece, vede l’Isola in posizione più bassa, al sedicesimo posto sulle venti regioni, ma nell’ultimo anno ha comunque guadagnato due posizioni. Per quanto riguarda l’area ‘lavoro’, che tiene conto della partecipazione delle donne nel mercato (con sei indicatori che vanno dal tasso di occupazione a quello della mancata partecipazione femminile in base alle classi d’età) fa scalare di una posizione la classifica della Sardegna, dal sedicesimo al quindicesimo posto. Va molto meglio sull’indicatore ‘servizi’ (la percentuale dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia, l’indice di presa in carico all’asilo nido e i servizi integrativi per la prima infanzia): qui l’Isola è all’undicesimo posto, in calo sull’anno precedente di una posizione, prima del Veneto e dopo il Piemonte.

“Anche quest’anno la diffusione dell’indice sulla condizione delle madri rileva come ci sia concretamente ancora poca attenzione alla maternità. Il percorso nascita e la vita delle neomamme, soprattutto di quelle più in difficoltà perché in situazioni di povertà, o sole, o di origine straniera, sono costellati di difficoltà e la crescita dei figli viene vissuta oggi come un impegno che ricade in gran parte sulle donne- è il commento di Antonella Inverno, responsabile Policy e Law dei Programmi Italia-Europa di Save the Children -. È necessario che l’impegno nella tutela della maternità, così come dell’infanzia, sia riconosciuto come un investimento per il futuro del Paese. Occorre una presa di coscienza delle istituzioni tutte, affinché si scardini questo circolo vizioso e la maternità possa essere per tutte le mamme e i loro bambini un momento di gioia e di serenità, senza il pesante aggravio di ostacoli di carattere economico e sociale”.

Mar. Pi.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share