“Attenzione, la situazione maltempo non è in miglioramento”. E l’allarme lanciato dal direttore regionale della Protezione civile, Antonio Belloi. “Il fronte si sta spostando verso Olbia e la Gallura – spiega all’Ansa– ma anche domenica sarà “rosso idraulico” con piogge ancora intense che metteranno a dura prova le zone a valle dei territori che non reggono questa quantità di precipitazioni”. La macchina si è messa in moto per tempo, precisa Belloi, anche a Bitti. “L’allerta rossa – ricorda – è stata emanata da due giorni per la Sardegna orientale. Anche per Bitti.
Siamo andati anche fuori dagli schemi, abbiamo allertato in maniera capillare tutti i primi cittadini. E il sindaco di Bitti è stato prontissimo nella risposta: ha esperienza, ha gestito l’alluvione del 2013. Anche ieri sera ci ha confermato che aveva allertato tutta la popolazione e fatto tutto quello che si doveva fare. Ma su Bitti è arrivato qualcosa che il territorio non è riuscito a sopportare dal punto di vista idraulico. Con tutta la buona volontà il sindaco ha fatto tutto quello che doveva fare, purtroppo l’evento, per quanto previsto, ha fatto il suo corso in questo modo”.
In campo si è messa in moto una macchina con 150 unità della direzione regionale e che ha coinvolto tutte le componenti che potevano tornare utile per arginare l’ondata di maltempo. In campo anche 6500 volontari. Su Bitti coinvolte circa venti associazioni anche dai comuni vicini. “Stiamo lavorando a turni 24 ore su 24 – prosegue Belloi – Bitti, che stamattina era completamente isolata, è rimasta collegata a noi attraverso il ponte radio potenziato per le emergenze. Solo attraverso quello siamo riusciti a coordinare gli interventi sul territorio”. Ma in questi giorni l’azione di prevenzione è stata molto forte, spiega Belloi. “Uno degli interventi più importanti – continua il numero uno della Protezione civile in Sardegna – è stato quello di utilizzare le terne per le foci dei corsi d’acqua per regolare il flusso”.
E questa mattina c’è stato un ulteriore monitoraggio delle principali dighe. “Un’ azione preventiva soprattutto sul Cedrino – spiega Belloi – per il controllo delle acque. A Galtellì sono state evacuate preventivamente 150 persone. E bisognava tenere conto del fatto che oltre l’emergenza maltempo si doveva intervenire nel quadro di una emergenza Covid. Per questo, in accordo con il sindaco, abbiamo predisposto l’accoglienza degli sfollati in una palestra Covid e in una palestra no Covid. Naturalmente coordinandoci con l’Ats per il trasporto in emergenza 118 degli sfollati positivi come è successo a Solem.