Foraggio appena falciato inservibile e colture in pieno campo distrutte. La pioggia abbondante che ancora in questi giorni continua a martellare la Sardegna settentrionale sta causando molti danni alle aziende agricole. Un’emergenza che la Copagri nord Sardegna chiede di affrontare dichiarando lo stato di calamità naturale: “La situazione nelle campagne è diventata ormai esplosiva”, dichiarano Paolo Ninniri e Tore Piana, presidente e vice presidente dell’associazione.
“In questi giorni tutti gli agricoltori stanno falciando il fieno per produrre foraggi, occorrenti per il bestiame nei prossimi mesi dell’anno. Questa operazione che si deve svolgere in poche settimane necessita di tempo soleggiato e costante. Con queste piogge insistenti i foraggi sono umidi e non asciutti con il conseguente dilavamento della maggior parte delle sostanze nutritive contenute e con la certezza che con la trasformazione in presse o balloni entro pochi mesi si creino muffe e batteri, altamente dannosi al bestiame”, spiegano. “Danni molto gravi anche alla coltura della fragola in particolare e altre colture in pieno campo. Oltre al danno la beffa, perché quest’anno finalmente doveva essere una stagione molto ricca, si sta trasformando in tragedia”.