Sono state oltre quattromilacento le denunce di infortunio e malattie professionali in Sardegna nel trimestre da gennaio a marzo di quest’anno. I dati, contenuti nel rapporto dell’Inail (Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro) portano la Sardegna ai primi posti nazionali per numero di denunce. Il progetto ‘Check up salute’, promosso da Confindustria Sardegna centrale assieme alla direzione regionale dell’Inail, ha come obiettivo fare un quadro della situazione sarda e sensibilizzare le aziende del territorio sui temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, assieme all’adozione di buone prassi, finalizzate soprattutto alla prevenzione.
“In Sardegna c’è una situazione a macchia di leopardo con un picco di denunce di malattie professionali registrate nelle sedi di Cagliari, Carbonia e Oristano – ha spiegato Gianfranco Spanu, vicario della direzione regionale dell’Inail – sono percentuali altissime, superiori a quelle delle regioni più produttive della nostra, come Lombardia e Piemonte. Le percentuali di riconoscimento in prima istanza delle malattie professionali è del 35/40 per cento in ambito Inail, in linea con il resto d’Italia”.
Ma ci sono anche delle situazioni in controtendenza rispetto al dato complessivo regionale e riguardano il monitoraggio che ha coinvolto quaranta imprese del Nuorese e dell‘Ogliastra, per un totale di 600 dipendenti. I risultati emersi sono positivi: il 95 per cento delle aziende monitorate adotta strumenti di valutazione dei rischi, ed è attiva sul piano della prevenzione e della formazione dei dipendenti. I settori su cui si è concentrato il monitoraggio sono: servizi, industria, alimentare, estrattivo, turistico e ricettivo, edilizia, artigianato. I parametri utilizzati per la valutazione includono: l’adozione di strumenti per la valutazione dei rischi, la presenza di figure adeguate in azienda per la sicurezza, la tenuta di un registro infortunistico e la sorveglianza sanitaria.
“Sono temi su cui occorre lavorare molto, soprattutto sul fronte della sensibilizzazione, dell’informazione, della formazione e del coinvolgimento, soprattutto dei lavoratori – ha sottolineato Roberto Bornioli di Confidustria Sardegna centrale – da anni siamo molto attivi su questo fronte, perché consideriamo la sicurezza in azienda una priorità: non soltanto un obbligo ma anche e soprattutto un valore aggiunto, in termini di miglioramento dei processi organizzativi e produttivi, e anche sul piano dell’efficienza aziendale”.