Madre e la figlia minorenne segregate: catene all’ingresso e botte per anni

Dieci anni da incubo. È questo il tempo che una mamma e la figlia minorenne hanno dovuto trascorrere sotto minaccia e private della libertà personale. Colpevole di queste violenze è il compagno della donna, un 56enne residente in provincia di Oristano che non risparmiava le botte nei confronti della donna, anche davanti alla ragazzina. L’uomo, inoltre, rinchiudeva le due vittime in casa, serrando il portone di ingresso con delle catene in modo che non potessero uscire. Il 56enne è stato fermato dagli agenti della Polizia, su disposizione della Procura, perché accusato di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona, ed è stato allontanato da casa e dal paese.

Gli agenti della Squadra mobile, che hanno portato avanti l’indagine, hanno scoperto che la donna, in più occasioni, aveva subito lesioni che però non aveva denunciato. Secondo gli inquirenti, l’uomo, spesso ubriaco, per anni l’avrebbe insultata pesantemente e anche minacciata di morte. Si tratta del cinquantanovesimo caso di violenza sulle donne trattato dalla questura di Oristano nel 2019. Sedici gli uomini sottoposti a misure cautelari o allontanati da casa.

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