Un trentenne disoccupato di Macomer, esasperato per la sua condizione, ha fatto irruzione questa mattina nell’ufficio del sindaco Antonio Onorato Succu e lo ha aggredito verbalmente minacciandolo. Per riportare alla calma è stato necessario l’intervento dei carabinieri.
Il giovane durante la concitata discussione, avrebbe minacciato il primo cittadino se non avesse trovato un lavoro per lui. Succu in quegli attimi ha chiamato l’assistente sociale per capire se il disoccupato fosse rientrato nella graduatoria del servizio civico (sussidio in cambio di lavoro), ma al diniego della donna la rabbia del ragazzo sarebbe montata ancora di più. E’ allora che sono intervenuti i carabinieri chiamati dagli impiegati comunali.
“Era da un po’ di giorni che la mia segretaria mi diceva che c’era questo ragazzo che mi cercava – ha raccontato il sindaco all’ANSA – così ho deciso di incontrarlo ed è successo quel che è successo. Io capisco l’esasperazione delle persone che vivono in povertà. Ciò che non capisco e non giustifico sono le minacce e le aggressioni. Bisogna capire che stiamo amministrando la città con impegno e sacrificio, spesso anche a discapito delle nostre famiglie. Per questo esigiamo rispetto. Credo – ha concluso Succu – che sia necessario abbassare I toni della polemica per non surriscaldare ancora di più un clima sociale già rovente”.
Il disoccupato si sarebbe già pentito del gesto e avrebbe scritto di sua pugno una lettera di scuse a Succu, che è orientato a non denunciarlo. Il fatto ha destato allarme nella cittadina del Marghine, dove nel giro di pochi anni hanno chiuso quasi tutte le fabbriche esistenti.