Lutto a Nuoro per il triatleta: “Era un esempio di coraggio e volontà”

Un centinaio di persone ieri si sono strette attorno a Luca Dettori, l’atleta nuorese ricoverato in mattinata in gravi condizioni all’ospedale San Francesco di Nuoro in seguito a un incidente in bici durante un allenamento con alcuni amici. Un conforto che non è servito, purtroppo, a salvargli la vita: Dettori è morto poco dopo le 22 nel reparto di Rianimazione, le conseguenze della caduta, con la testa che ha battuto violentemente sull’asfalto, sono state troppo pesanti. Dopo la morte la sua famiglia ha dato il consenso per l’espianto degli organi.

Le dinamiche dell’incidente non sono ancora chiare: è avvenuto su un rettilineo, nella strada statale 125 tra Orosei e Dorgali, un tratto per nulla rischioso per i tanti ciclisti che lo percorrono quotidianamente. Potrebbe essere stato un problema meccanico della bici ma gli accertamenti sono in corso.

“Non era un percorso pericoloso, ecco perché oggi è ancora più difficile farsene una ragione”. Poche ore dopo aver saputo che Luca non c’è più parla l’amico Sandro Salerno, nuorese di 45 anni, organizzatore di eventi internazionali sportivi e turistici e presidente regionale di AssoTurismo. Conosceva bene Dettori, che dieci anni fa si era avvicinato al mondo del triathlon ed era diventato in poco tempo un atleta molto apprezzato soprattutto per la sua grande forza di volontà: grazie a lui, primo triatleta della provincia di Nuoro, tante altre persone si erano avvicinate a questo mondo, e sempre grazie a lui una squadra prima inesistente conta oggi venti tesserati. Nel 2007 insieme avevano partecipato al mondiale di triathlon XTerra, a Maui: l’immagine di copertina li ritrae insieme, mentre sventolano la bandiera dei 4 mori.

Luca Dettori in un autoscatto preso dal suo profilo Instagram
Luca Dettori in un autoscatto preso dal suo profilo Instagram

“Ha iniziato nel 2007, a 46 anni, con la partecipazione alla prima edizione del Triathlon di Orosei – sottolinea Salerno, titolare della società Island Team con cui Luca Dettori era tesserato – quest’anno avremo festeggiato insieme i dieci anni dell’evento. È stato sempre ammirato per la sua grande volontà, la sua generosità e il suo coraggio: pur essendosi avvicinato allo sport da adulto era riuscito a conquistare grandi risultati con un allenamento costante e quotidiano e a coinvolgere tanti altri atleti nella sua passione. Anche ora si preparava per la gara a Cagliari, tra una settimana, poi sarebbe arrivata quella di Santa Teresa e tutte le altre competizioni della stagione estiva”.

Luca Dettori si allenava ogni giorno tra corsa, bici e nuoto: un esercizio continuo che alternava agli impegni di lavoro (era titolare di una salumeria, a Nuoro) e a quelli familiari. La moglie Nicoletta, che aveva sposato giovanissimo, era tra le sue più grandi sostenitrici insieme alle tre figlie e lo seguiva sempre nelle gare. “La scomparsa di Luca è una perdita grandissima – sottolinea ancora Salerno – per il mondo del  triathlon e dello sport in Sardegna”.

Francesca Mulas

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