Non si attenua l’ondata di maltempo che sta colpendo la Sardegna: la Protezione civile ha prorogato sino alle 15 di sabato 21 gennaio l’allerta meteo di codice giallo (criticità ordinaria) per rischio idrogeologico sulla Gallura e sull’area di Flumendosa-Flumineddu, e sempre di codice giallo per rischio idraulico e idrogeologico su Campidano, Iglesiente, Montevecchio Pischinappiu, Tirso e Logudoro. Inoltre, sino a domenica mattina saranno ancora possibili precipitazioni a carattere nevoso sopra i 500 metri di quota con cumulati deboli e conseguente formazione di ghiaccio sul manto stradale.
Intanto in diverse parti dell’Isola si fa fronte ai numerosi disagi causati dal maltempo. Non solo in Barbagia ma anche nel Nord Sardegna, richiedendo in più occasioni l’intervento dei vigili del fuoco. A Tempio Pausania i pompieri sono stati chiamati per caduta di alberi, piegatisi sotto il peso della neve e le sferzate del vento, o per soccorrere persone rimaste bloccate dalla neve in casa o per strada, nelle loro automobili. Nella notte a Campanedda, borgata campestre di Sassari, il maltempo ha mandato in tilt la linea elettrica dell’impianto di sollevamento dei pozzi Mandras al servizio della frazione lasciando gli abitanti senza acqua corrente. Incidente simile si è verificato a Sedini. I tecnici di Abbanoa si sono messi al lavoro dalle prime ore del mattino per riparare ai danni e ripristinare la normale erogazione dell’acqua potabile.
Invece dei cinque paesi della Barbagia Mandrolisai colpiti dal blackout a causa della neve, solo a Gadoni è stata ripristinata l’energia elettrica dai tecnici dell’Enel, mentre a Desulo, Tonara, Aritzo e Belvì il problema non è stato ancora risolto, tra cavi abbattuti sotto il peso della coltre bianca e guasti alla cabina primaria di Aritzo. Nei quattro paesi sono in arrivo dei gruppi elettrogeni speciali. “Li stiamo aspettando – conferma all’Ansa il sindaco di Aritzo, Paolo Fontana -. L’Enel ci ha assicurato che nel giro di qualche ora tutto si risolverà”. “Siamo soprattutto preoccupati – aggiunge il primo cittadino di Belvì, Maurizio Cadau – per le famiglie dove ci sono anziani, bambini e disabili che da 12 ore non riscaldano gli ambienti casalinghi e con queste temperature potrebbero nascere problemi più seri per la loro salute. Speriamo che i gruppi elettrogeni arrivino in fretta – è il suo auspicio – anche perché in caso contrario molti imprenditori dovrebbero buttare all’aria le loro produzioni e sarebbe un danno enorme”.