Lo speleologo tratto in salvo a Siniscola: “Tornerò in grotta, è la mia vita”

Sta meglio ed è già tornato a casa, Salvatore Manca, lo speleologo nuorese di 49 anni ricoverato stamattina all’ospedale San Francesco di Nuoro dopo il difficile salvataggio nella grotta Sa Conca ‘e Locoli, nel Montalbo a Siniscola, dove era rimasto imprigionato per quasi 48 ore, in seguito alla caduta di un masso che lo ha colpito. Nessuna frattura agli arti, come si temeva in un primo momento, solo un ematoma alla gamba che gli ha provocato forti dolori e lo ha immobilizzato. “Ringrazio tutti i colleghi e gli amici e tutti coloro che si sono mobilitati, che mi hanno aiutato in questa avventura e che mi hanno salvato la vita, permettendomi oggi di tornare a casa”, ha detto all’Ansa lo speleologo mentre usciva dall’ospedale. Oltre cinquanta uomini del Soccorso Alpino si sono adoperati per salvarlo ed estrarlo in barella dal cunicolo sotterraneo in cui si trovava a quasi 600 metri dall’ingresso della grotta. E ancora due squadre dei Vigili del fuoco ed i Carabinieri della compagnia di Siniscola, che hanno dovuto superare tante insidie. Un’esperienza che non ha spaventato Salvatore Manca: “Appena mi riprendo tornerò subito in grotta: è la mia vita, la mia passione, non potrei farne a meno”.

 

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