Lutto nel giornalismo sardo: è morto Marco Mostallino. Sabato i funerali

Un altro lutto, dopo la recente scomparsa di Cristiano Bandini, ha colpito il giornalismo in Sardegna: all’età di 57 anni è morto Marco Mostallino.

Cagliaritano, dopo la laurea in storia del diritto medievale ha lavorato per L’Unione Sarda, Il Giornale di Sardegna, Epolis, Tiscali News, Lettera43. Tra i temi a lui più cari, l’archeologia, le servitù militari nell’Isola e l’ambiente. Nel 2007 firmò per il Giornale di Sardegna un’inchiesta che ebbe una grande eco: i Giganti di Mont’e Prama, le sculture nuragiche di Cabras, e la loro mancata valorizzazione. Negli ultimi anni era impegnato con i migranti accolti dalla Caritas di Cagliari. È stato consigliere consigliere dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna dal 2002 al 2005. Mostallino, che da tempo si dedicava a un’altra sua grande passione, la fotografia, è stato colto da infarto improvviso nella sua casa di viale Trento a Cagliari. I funerali si terranno sabato alle 11 a Cagliari nella chiesa dell’Annunziata.

“Ho appena saputo della morte di Marco Mostallino – così nel ricordo commosso del giornalista Giancarlo Ghirra – Mi dispiace davvero perché era un amico ma soprattutto un uomo serio, giornalista e fotografo di punta. Difficile ricordarlo senza pensarlo piuttosto innervosito da espressioni retoriche o sopra le righe. Eppure bisogna rischiare, perché Marco non era uno qualsiasi ma un giornalista rigoroso e intransigente. Ha lottato con fermezza contro i truffatori che hanno aperto e poi distrutto Epolis, l’ho visto con i miei occhi battersi come un leone con l’editore dell’Unione Sarda, giornale da lui abbandonato proprio per la scarsa stima verso la gestione non professionale di chi ne è diventato proprietario alla fine degli anni Novanta. ‘Sono ricco di famiglia’, diceva fra il serio e il faceto, quando scelse di abbandonare un giornalismo senza unghie, divenuto per lui (che amava inchieste e scoop) poco gratificante, e cominciò a dedicarsi al reportage fotografico. Cattolico (allievo dei gesuiti) ed erede anche famigliare della tradizione liberale di Cocco Ortu, era schierato a sinistra con le difficolta di quanti a sinistra convivono con tanti opportunisti e conformisti. Marco era un uomo contro, ma soprattutto un uomo libero. E spero che adesso non si incazzi con me per le cose che ho scritto. Mi sono trattenuto temendo di sconfinare nella retorica, ma Mostalla era molto molto di più. Ci mancherà la sua ironia tagliente, il suo sarcasmo verso i tanti chierichetti del potere annidati nella politica e nel giornalismo. Ciao Marco, non sei passato invano fra noi”.

Ai familiari del collega va la vicinanza del direttore e della redazione di Sardinia Post.

(Foto di Dietrich Steinmetz)

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