Nessun allarme per le coperture delle prestazioni sanitarie ambulatoriali in regime privato in Sardegna. L’assessorato alla Sanità ha chiarito che, grazie alla recente sentenza n. 141/2024 della Corte Costituzionale, i limiti di spesa previsti dalla legge nazionale sulla sanità non si applicano alla Regione. La Corte ha infatti stabilito che la Regione può superare i vincoli di spesa imposti dallo Stato, a condizione che venga mantenuto l’equilibrio di bilancio a livello regionale.
Dal 2006, la Sardegna autofinanzia la propria spesa sanitaria e, con questa nuova sentenza, potrà modulare i tetti di spesa per le prestazioni, inclusi i servizi offerti dal settore privato accreditato, in base al fabbisogno rilevato. In pratica, le risorse per la specialistica ambulatoriale privata potranno essere adeguate alle necessità effettive della popolazione, senza dover rispettare i limiti nazionali.
L’assessorato ha anche confermato che lo stanziamento per la riduzione delle liste di attesa, previsto per il 2024, verrà utilizzato dalle strutture sanitarie entro la fine dell’anno. Le erogazioni previste da Ares permetteranno di incidere immediatamente sulla programmazione ordinaria e straordinaria delle strutture, fino ad esaurimento fondi. Eventuali risorse non utilizzate rientreranno nel bilancio regionale e potranno essere reimpiegate nel 2025 per gli stessi scopi.