Sono 11 gli incendi scoppiati oggi sul territorio regionale, quattro dei quali hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei del Corpo forestale. In particolare, in agro di Gesturi, località “Scacca”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Sorgono. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dalla Stazione di Barumini coadiuvata dal personale eliportato, da una squadra Forestas dei cantieri di Barumini, una squadra della Compagnia barracellare di Gesturi. L’incendio ha percorso una superficie di circa 3 ettari di seminativi e pascolo cespugliato.
Nelle campagne di Torpè, in località “Sa Ladas”, dove sono intervenuti due elicotteri provenienti dalle basi del Corpo forestale di Alà dei sardi e Farcana. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dalla Stazione di Lula coadiuvata dal personale eliportato, da tre3 squadre Forestas dei cantieri di Torpè e da una squadra di volontari dell’associazione Avpc Torpè. L’incendio, di chiara origine dolosa e legato ai ripetuti eventi occorsi nell’area durante la corrente stagione antincendio, ha percorso una superficie di circa 1 ettaro di macchia a olivastro e qualche sughera.
Nel Comune di Sagama, in località “Ortiscias”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Bosa. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dalla Stazione di Bosa coadiuvata dal personale eliportato, da due squadre Forestas dei cantieri di Bosa , due squadre delle Compagnie barracellari di Sagama e Scano di Montiferro. L’incendio ha percorso una superficie di circa 4 ettari di macchia e pascolo cespugliato.
Infine un vasto rogo è divampato in agro di Villamassargia, località “Podere n. 4”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Marganai. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dalla Stazione di Siliqua coadiuvata dal personale eliportato e da una squadra di volontari dell’associazione Gev di Villamassargia. L’incendio ha percorso una superficie di circa 750 metri quadri di eucalipteto. (Foto d’archivio)