La battaglia del Lirico a Cagliari non è finita: i sindacati (Slc-Cgil Uilcom-Uil Fials-Cisal Libersind-Conf. Snater Css) continuano a chiedere la testa della soprintendente Angela Spocci. E confermano le giornate di sciopero annunciate lo scorso 13 aprile. In un documento, i rappresentanti dei lavoratori ribadiscono la preoccupazione per la gestione del Teatro e per gli adempimenti economici della struttura. Dubbi anche sulla programmazione. “La stagione lirica 2015 – sostengono i sindacati – è stata presentata incompleta alla stampa, come accaduto per la stagione sinfonica, e determina una riduzione della produzione rispetto al 2014, al contrario delle altre Fondazioni Liriche. Risultano in fase di definizione programmatica ancora alcuni periodi, a partire dall’importante decentramento regionale estivo, che rischiano di essere derubricati a operazioni riempitive”. Rimangono i punti interrogativi sul futuro: “Il nostro teatro – spiegano i sindacati – vedrà fortemente ridimensionati i contributi ministeriali con inevitabili ripercussioni occupazionali e produttive per l’annualità 2016 e le conseguenze negative si ripercuoteranno come sempre sui dipendenti stabili e precari”.
Il movimento delle Consulte giovanili sarde si riunisce a Cagliari: “Costruiamo ora il futuro”
C’è un fermento nuovo tra i giovani sardi che nasce da una voglia di partecipazione consapevole, dal desiderio…