I sindacati dei lavoratori del Teatro Lirico hanno inviato una lettera al ministero dei Beni culturali, attraverso il loro avvocato, per cercare di sbloccare la situazione della Fondazione. La richiesta: i sindacati vogliono sapere se e quali provvedimenti il Ministero intenda adottare, per fare chiarezza prima possibile in modo da non pregiudicare il futuro del Teatro e dei lavoratori, con il rischio che vengano meno fondi pubblici e stipendi. Nella lettera i rappresentanti delle Rsu hanno fatto un riassunto della situazione, quattro mesi di tensioni con una battaglia iniziata con la nomina di Marcella Crivellenti come nuovo sovrintendente. Alcuni giorni fa l’iscrizione nel registro degli indagati di Massimo Zedda. “L’ultima nota del Ministero risale allo scorso 8 gennaio – spiega l’avvocato Renato Chiesa, il legale delle Rsu – Ora con questa lettera chiediamo, illustrando l’elenco delle procedure seguite per la nomina, quale sarà il prossimo passo”. “Abbiamo paura – spiega Massimiliano Cecalotti, rappresentante delle Rsu – che un eventuale annullamento di tutte le procedure di nomina possa inficiare anche atti fondamentali per la Fondazione come l’approvazione del bilancio preventivo e della programmazione”. Atti, spiegano i sindacati, a cui è legata la concessione del Fondo unico per lo spettacolo. Si parla di nuovo di commissariamento. “A malincuore – precisa Cecalotti – ma, come dire, se in una bilancia mettiamo da una parte i rischi del protrarsi di questa incertezza, ci sembra il male minore. Comunque è opportuno un intervento da parte del Ministero: andare avanti così è sempre più difficile”.
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