Lirico, da fine marzo Colabianchi non sarà più sovrintendente. Aperta la selezione per i membri del Consiglio di indirizzo

A fine marzo scadrà il contratto di Nicola Colabianchi come sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari. Colabianchi, 63 anni, abruzzese di origine e con una carriera artistica di direttore d’orchestra, compositore e pianista, lascerà così la guida del teatro sardo. Sulle indiscrezioni che lo vedrebbero prossimo a dirigere il Teatro La Fenice di Venezia, ha dichiarato in una conversazione con l’Ansa: “Ne sarei onorato, ma al momento sono solo indiscrezioni giornalistiche”.

Durante il suo periodo al Lirico, Colabianchi ha svolto un doppio ruolo: sovrintendente e direttore artistico. “Il patrimonio operistico è sterminato, ma solo una trentina di titoli dominano i cartelloni. Ho cercato di riportare alla luce opere dimenticate come La Gioconda, Mefistofele e Nerone di Boito, assenti dalle scene da decenni, e La Wally, oltre a Le Villi di Puccini e Palla de’ Mozzi di Marinuzzi, mai eseguite prima a Cagliari”, ha detto all’Ansa. “Lascio un teatro in perfette condizioni da un punto di vista economico e finanziario, con equilibri di bilancio raggiunti in ogni settore. Anche se non siamo entrati nella legge Bray, siamo il teatro italiano con i tempi di pagamento più brevi e abbiamo acquistato 300.000 euro di strumenti, oltre ad aver assunto 50 persone tramite concorsi”.

Nel frattempo, la Fondazione Teatro Lirico ha avviato il processo per la selezione dei nuovi membri del Consiglio di Indirizzo. Gli interessati a ricoprire questo ruolo possono presentare la propria candidatura entro il 18 marzo 2025. Le modalità di partecipazione sono indicate nell’avviso pubblico disponibile sul sito del Comune di Cagliari, e le candidature devono essere inviate tramite Pec.

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