Lingua sarda, esperti contro la Regione: “Manca piano triennale”

Esperti e appassionati di limba all’attacco della Regione. L’Assessorato della Pubblica Istruzione – denuncia il Coordinamentu pro su Sardu Ufitziale – non ha approvato in due anni e mezzo di tempo il Piano Triennale della lingua sarda.

“E ora – aggiungono gli attivisti – oltre al fatto di non avere uno strumento valido di programmazione linguistico-culturale, non potrà spendere anche una parte qualificante delle risorse stanziate in Bilancio dal Consiglio Regionale per il 2016”. Non solo. “L’Assessorato – continua il Csu – non ha mai convocato neppure l’Osservatorio della Lingua e Cultura Sarda, organismo partecipativo e inclusivo previsto dall’articolo 5 della stessa legge 26, il quale tra l’altro deve esprimere un parere obbligatorio sullo stesso Piano”.

Coordinamento pronto alla battaglia: annuncia che scriverà a tutti i consiglieri regionali per chiedere un intervento di controllo e indirizzo sulla materia. E chiede – si legge in una nota – “tra i provvedimenti più urgenti, lo stanziamento di fondi sufficienti, una proposta legislativa della Giunta di inserimento della competenza linguistica nello Statuto Speciale (come si evince da recente ordinanza della Corte Costituzionale che riporta parere dell’Avvocatura dello Stato), l’approvazione di una nuova legge con stabilizzazione della lingua ufficiale e degli operatori del settore, creazione di un’istituto/agenzia/fondazione che si occupi della promozione della lingua, il potenziamento di tutte le attività pianificatrici e normalizatrici della politica linguistica, in particolare i corsi di alfabetizzazione Cubas e la promozione della Lsc”.

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