Lingua blu, la Regione annuncia nuovi vaccini. Confagricoltura: “Troppi ritardi”

A giorni dovrebbe essere pronto il nuovo decreto regionale per contrastare l’emergenza della Lingua blu negli allevamenti ovini in Sardegna. Dopo le verifiche, l’assessore regionale della Sanità Simona De Francisci firmerà il provvedimento che integra e rafforza le misure già adottate dalla Regione nei mesi scorsi. Intanto, già la prossima settimana arriveranno altre 900 mila dosi. Il provvedimento prevede che la vaccinazione venga effettuata nelle aree non ancora interessate dal virus (in quelle cioè distanti oltre 4 chilometri dai focolai) e ai capi da movimentare (sia agli ovini che ai bovini). Inoltre, sarà adottata una profilassi diretta più forte grazie all’uso di particolari repellenti. E’ anche previsto il potenziamento dei Servizi veterinari delle Asl.

“L’arma più efficace per combattere questa nuova ondata di Lingua blu – spiega l’assessore De Francisci – è vaccinare i capi. Per questo mi appello al senso di responsabilità degli allevatori affinché vaccinino i propri capi. È una procedura che non reca alcun danno agli animali, trattandosi di un vaccino spento”. Per quanto riguarda la movimentazione, quella intraregionale non prevede blocchi; per quella extraregionale, restano in vigore i protocolli attivati dalla Regione Sardegna con Lazio e Veneto. L’assessore ritiene che “sono ingiustificati gli allarmi diffusi anche a mezzo stampa da alcuni Comuni, come quello di Oliena, per presunti problemi sanitari sui cittadini. È da ricordare infatti che la Lingua blu non è trasmissibile all’uomo e che lo smaltimento degli animali non è in capo alla Regione ma agli allevatori e ai sindaci dei Comuni, che sono le autorità sanitarie locali competenti, secondo le normative nazionali e comunitarie”.

Nel frattempon nonostante la Regione abbia respinto le accuse di presunti ritardi nella profilassi, Confagricoltura denuncia che “la diffusione della Lingua blu in tutta l’Isola poteva essere evitata. I ritardi nella profilassi, i vaccini somministrati in agosto, la mancata certificazione dei capi malati da parte dei veterinari, non hanno impedito il proliferare dell’epidemia”. L’associazione ritiene, inoltre, “necessario estendere gli indennizzi in caso di perdite di reddito e agli allevatori che non hanno effettuato la vaccinazione”. Oggi anche il deputato del Pdl Mauro Pili ha denunciato i ritardi e parlato di gravi rischi per l’industria ovina nell’Isola.

Nuova emergenza a Oliena. “Siamo oltre l’emergenza perché la situazione è completamente fuori controllo. Mai come quest’anno le risposte della Regione per far fronte all’epidemia della lingua blu sono state inefficaci e in ritardo”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura del Comune di Oliena, Valentino Carta. “Come Comune possiamo dire che abbiamo la netta impressione che si stia andando verso una situazione di gravissimo pericolo anche per quanto riguarda i cittadini: sono ormai tantissimi i ritrovamenti di carcasse in avanzato stato di decomposizione di pecore malate morte lontano dagli ovili che portano ad un innalzamento del livello di preoccupazione per quanto riguarda la salute pubblica. E c’è poi l’indiscutibile aggravamento della crisi fra gli allevatori che oltre a vedere morire le proprie pecore e a non poter mobilitare le bestie per la vendita, si ritrovano a dover vaccinare quelle ancora sane che se gravide rischiano di abortire. Purtroppo – conclude Carta – al di là delle polemiche, si deve registrare ancora una volta l’assoluta mancanza di collaborazione con la Regione, che lascia i Comuni completamente soli, non coinvolgendoli se non quando troppo tardi nel vano tentativo di dividere con le istituzioni locali responsabilità tutte sue”.

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