Limiti Astrazeneca: ‘Meglio a over 60’. Ma 2° dose a chiunque abbia fatto la 1°

Alla fine un ripensamento c’è stato: l‘Astrazeneca, il vaccino anglo-svedese rinominato Vaxzevria, è consigliato solo sugli over 60. Il ministero della Salute, attraverso il direttore generale Gianni Rezza, ha firmato la circolare indirizzata a “regioni, istituzioni e associazioni” e che limita l’uso del vaccino per fasce d’età.

Il Governo ha deciso di frenare su Astrazeneca per prendersi il sicuro, anche alla luce del cambio di posizione da parte dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) che il 7 aprile ci ha ripensato e ha parlato di un possibile nesso tra la somministrazione di Astrazeneca ed episodi di trombosi nei quattordici giorni successivi all’inoculazione della prima dose, registrata sinora solo sulle donne sotto i 60 anni. “È stata riscontrata – scrivono gli esperti – un’associazione tra il vaccino Vaxzevria e casi molto rari di tromboembolismianche gravi, in sedi inusuali, fra i quali i seni cerebrali”. Di qui la decisione di frenare sull’utilizzo limitandolo a una precisa fascia d’età. Anche perché sopra i 60 anni “l’incidenza dei casi a seguito della vaccinazione risulta addirittura inferiore rispetto a quella attesa”.

Ma per chi ha meno di 60 anni e ha già fatto la prima dose, non cambia nulla: si procederà con la seconda, dopo la cui somministrazione non è stata riscontrata nessuna reazione avversa. Nella circolare è scritto che Astrazeneca “è approvato sopra i 18 anni, ma è raccomandato dopo i 60”. Età in cui il vaccino potrebbe avere una sorta di effetto protettivo rispetto agli episodi di trombosi.

Tuttavia su Astrazeneca, nel complesso, il Comitato scientifico di Aifa, l’angenzia italiana del farmaco, che ha espresso un parere diverso rispetto a Ema. “Al momento – hanno scritto gli esperti – non sono stati identificati analoghi segnali di rischio” di eventi trombotici “per i vaccini a mRna”, come Astrazeneca. Non è invece “ancora possibile esprimere un giudizio in merito ad altri vaccini che utilizzano piattaforme vaccinali virali”. Anche questo parere è allegato alla circolare del ministero della Salute guidato da Roberto Speranza- Da Aifa sottolineano in ogni caso che “il bilancio beneficio/rischio” sull’utilizzo di Astrazeneca si conferma “complessivamente positivo in quanto il vaccino è sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte connesso al Covid-19”.

Clicca qui per leggere il testo integrale della circolare

 

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