Quattro militari italiani della missione Unifil sono rimasti feriti nella tarda mattinata di oggi nel sud del Libano. I quattro fanno parte della Brigata Sassari che ha assunto il comando del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon) ad agosto scorso e rimarrà nell’area operativa sino a febbraio.
I quattro si trovavano all’interno o nelle immeditate vicinanze della basa che, da quanto si apprende, sarebbe stata raggiunta da alcuni razzi sparati dalle milizie Hezbollah. I militari, secondo quanto si apprende, non sarebbero in pericolo di vita. Sono in corso le indagini per stabilire la dinamica di quanto accaduto. Già nei giorni scorsi alcuni avamposti della missione Unifil erano finiti a rischio, alcuni missili avevano raggiunto le zone rischiando di colpire le basi. I 500 militari della Sassari che si trovano in Libano appartengono al Comando Brigata, al 151/o Reggimento fanteria, al Reggimento logistico, al 5/o Reggimento genio guastatori di Macomer e al 45/o Reparto Comando e Supporti Tattici “Reggio”.
Immeditate le reazioni politiche: “Desidero esprimere la mia solidarietà e di tutta la Regione Sardegna alla nostra Brigata Sassari per gli ultimi attacchi al quartier generale italiano di Unifil nel sud del Libano – ha detto la presidente della Regione, Alessandra Todde – . Il ferimento di alcuni militari ci preoccupa e ci indigna enormemente. Assoluta vicinanza ai nostri ragazzi feriti e alle loro famiglie, questi continui attacchi al contingente italiano sono inaccettabili”.
“Apprendo con profonda indignazione e preoccupazione la notizia dei nuovi attacchi subiti dal quartier generale italiano di Unifil nel sud del Libano, che hanno causato anche il ferimento di alcuni nostri militari impegnati in missione di pace – ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni -. Desidero esprimere la solidarietà e la vicinanza mia e del Governo ai feriti, alle loro famiglie e sincera gratitudine per l’attività svolta quotidianamente da tutto il contingente italiano in Libano. Ribadisco ancora una volta che tali attacchi sono inaccettabili e rinnovo il mio appello affinché le parti sul terreno garantiscano, in ogni momento, la sicurezza dei soldati di UNIFIL e collaborino per individuare in tempi brevi i responsabili”.