Lettera anonima di denuncia: “Assunzioni irregolari all’Asl di Lanusei”

Una lettera anonima, in cui si denuncia il malfunzionamento dell’ospedale di Lanusei, gestioni clientelari e assunzioni illegittime all’interno della locale Asl, è stata recapitata a casa del coordinatore del comitato #giulemanidallogliastra, Adriano Micheli. Micheli, dopo averne pubblicato su Facebook il contenuto, ha provveduto a trasmetterla alla Procura di Lanusei.

“Si denunciano situazioni gravissime e non potevo tenere per me il plico, arrivato senza timbri postali, per il comitato ma al mio indirizzo di casa – spiega all’Ansa Micheli -. L’ho pubblicato su Facebook per una questione di trasparenza e subito dopo l’ho trasmesso alla Procura di Lanusei affinché faccia chiarezza sui temi denunciati”.

Nella lettera firmata “cittadini dell’Ogliastra”, che presenta diversi errori di ortografia, si legge: “Nei diversi uffici dell’amministrazione della Assl di Lanusei si è proceduto a delle assunzioni irregolari dove viene premiato il clientelismo e il voto di scambio, assunzioni riguardanti parenti e amici degli amministratori e politici locali di paesi facilmente identificabili. Tutto è iniziato a marzo 2020 – prosegue la missiva – con personale assunto in qualità di “servizio civile”, ma che faceva il doppio lavoro: servizio civile in ospedale e contemporaneamente nei vari uffici del poliambulatorio di Lanusei”.

La lettera anonima dalla pagina Facebook di Adriano Micheli

La lettera punta il dito inoltre sugli uffici del Cup, dell’Usca e su alcuni reparti dell’ospedale di Lanusei: “Al Cup vi è una gestione personale e clientelare dove il disservizio per i cittadini è sotto gli occhi di tutti. All’Usca, nonostante la pandemia, si assiste allo smantellamento del personale, dedicato invece a non far niente negli uffici amministrativi. I reparti di Cardiologia e Emodinamica non sono utilizzati per il diritto alla salute. Una situazione di precarietà dove i soliti noti spadroneggiano con assunzioni a destra e a manca senza che poi ciò si riversi positivamente per la collettività”.

La lettera, che rimarca “la violazione di diritti costituzionalmente garantiti”, si conclude chiedendo l’intervento del Procuratore della Repubblica di Lanusei “affinché acquisisca gli atti ritenuti necessari e valuti se siano stati commessi dei reati che hanno portato per i cittadini alla mancata garanzia di essere curati”.

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