Leggiero: “Osservatorio epidemiologico della Difesa solo scatola vuota”

L’Osservatorio epidemiologico della Difesa è solo una scatola vuota. “È quanto emerge dai lavori della Commissione sull’uranio impoverito”, rivela Domenico Leggiero, ex pilota dell’Areonautica militare e consulente della Commissione parlamentare, oltre che coordinatore dell’associazione “Osservatorio Militare” che offre sostegno al personale della difesa colpito da patologie correlate con l’utilizzo degli armamenti e alle famiglie dei deceduti.

“In un primo momento l’Osservatorio Epidemiologico aveva escluso ogni evidenza scientifica sulla relazione uranio e malattie tra i militari, ma in seguito al lavoro d’indagine della Commissione, si è scoperto che le cosiddette indagini epidemiologiche realizzate dal Ministero della Difesa non si basano su presupposti scientific, periché ignorano ogni più elementare regola dell’epidemiologia, limitandosi ad un’osservazione breve, parziale e priva di ogni informazione”. “Eppure – ricorda Leggiero – l’assenza di criteri scientifici non ha impedito all’Osservatorio Epidemiologico di divulgare informazioni del tipo ‘il numero di casi di militari malati al rientro delle missioni è inferiore alle aspettative’ oppure ‘i casi di mesotelioma tra i militari esposti all’amianto non sono rilevanti’”. Ecco perché, sempre per Leggiero, “l’osservatorio non è altro che una struttura vuota creata ad arte per fornire notizie ‘falsate’ che risultassero però tranquillizzanti sia per l’opinione pubblica che per il personale interessato.

La scoperta è un vero e proprio pugno in pieno volto per i tanti militari deceduti in maniera sospetta (340 in tutto, secondo i dati forniti dall’Osservatorio militare) e per le migliaia di malati causati da una esposizione senza mezzi di protezione in zone bombardate da uranio impoverito.

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