Le voci degli studenti con disabilità all’Università di Cagliari: “Così l’Ateneo ci aiuta a superare gli ostacoli”

di Lorenzo Musu

“La vita universitaria è bellissima, un viaggio che si fa insieme ai colleghi, ai docenti, ai tutor. L’inclusione è questo, costruire insieme, uno scambio reciproco”. Nell’aula specchi della facoltà di Studi umanistici (via Is Mirrionis 1), studenti con disabilità, Disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) e Bisogni educativi speciali (Bes) hanno raccontato la propria esperienza universitaria di fronte a colleghi e personale accademico. Per la prima volta.

L’Inclusion day, evento di accoglienza per le matricole, è stato organizzato dal Sia (Servizi per l’inclusione e l’apprendimento) centro che opera nelle sei facoltà dell’Università di Cagliari. Insieme a specialisti nel campo della disabilità, da circa vent’anni si occupa di creare percorsi di personalizzazione che permettono a studenti con disabilità e Dsa di vivere la propria carriera accademica al meglio, così da raggiungere i propri obiettivi.

“Sono invalido da quattro anni”, dice Davide, studente di Lingue e culture per la mediazione linguistica. “All’inizio non è stato facile, ma grazie a mio padre e un’amica di lunga data sono riuscito ad andare avanti. All’università devo molto, perché sono cresciuto dal punto di vista personale e culturale, abbracciando passioni come la poesia, lo studio. Alcuni supporti che l’università mi ha dato – sostiene il giovane – sono uno strumento per la puntatura del mouse con la bocca, i libri in formato digitale e il servizio dell’aiuto allo studio, in cui studenti meritevoli accompagnano quelli con disabilità. Mi è stato chiesto di essere anche collaboratore, per l’insegnamento della lingua inglese, il mio asso nella manica.”

Ha lavorato con Silvio, studente di Data analytics. “All’inizio facevo biologia, però dopo i primi esami persi la volontà, non riuscivo a studiare. Cambiai facoltà, ma non passavo ugualmente gli esami. Solo dopo essermi rivolto al Sia – riflette Silvio – sono stato diagnosticato con Adhd (disturbo da deficit di attenzione e iperattività), dislessia e discalculia. Da quel momento, ho apprezzato molto la mano data dalla facoltà, soprattutto nei tempi delle prove. Ma anche da Davide, che grazie alla sua esperienza mi ha aiutato a passare la prova B1 di inglese”.

Del Sia invece ha parlato Elena, studentessa di Scienze politiche. “È un centro davvero importante, uno strumento che ascolta tutti. Offre molte soluzioni, ma è necessario tenere l’attenzione alta, ascoltare le esperienze personali e aumentare la disponibilità, per non smettere di migliorare”.

“Per la prima volta si fa un evento dove gli studenti incontrano tutto il personale del centro”, afferma Donatella Petretto, delegata del Rettore in materia d’integrazione sociale e diritti delle persone con disabilità. “Momento importante per fare una sintesi delle attività – spiega la professoressa – che l’università rivolge agli studenti con disabilità, Dsa e Bes. Iniziativa che cerca di mettere insieme tutti gli attori dell università per uno sguardo specifico su questi temi”.

Sono 685 gli studenti con disabilità e 737 con Dsa iscritti all’Ateneo. 1422 in totale. Trend in aumento, non solo a Cagliari ma in tutta Italia. “Siamo lieti di poter accogliere sempre nuovi studenti – continua Petretto – per accompagnarli nel loro viaggio universitario”. E lancia un messaggio che trasmette i valori dell’Ateneo. “Il nostro pensiero è che i nostri studenti con disabilità, una volta finito il proprio percorso, saranno dei professionisti, talvolta nel campo specifico della disabilità, talvolta distinguendosi in altri settori. Questa per noi è una grande soddisfazione”.

Diversi i nuovi strumenti d’inclusione presentati in Aula specchi. Il servizio prendiappunti, il servizio Aiuto allo Studio e all’elaborazione della tesi, erogati dagli studenti che collaborano col Sia. Importante la personalizzazione degli esami, un supporto ad-hoc, tecnico ed emotivo, nella preparazione e approccio alle prove. Un occhio è stato rivolto anche ai movimenti, quindi trasporti, mobilità e accessibilità agli ambienti.

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