“I Sindaci del territorio del Sulcis Iglesiente fermino la riscossione della Tares e chiedano al Governo nazionale, tramite il Prefetto di Cagliari, un provvedimento di annullamento di questa imposta per i comuni della provincia più povera d’Italia, almeno per la quota a favore dello Stato”. È un vero e proprio sos quello che il Movimento delle Partite Iva del Sulcis Iglesiente hanno lanciato ai sindaci del territorio affinché si facciano portavoce presso la Prefettura e verso il Governo nazionale delle istanze e delle drammatiche difficoltà che gli esercizi commerciali della provincia di Carbonia Iglesias stanno attraversando.
“Chiediamo ai Sindaci del territorio – si legge nel comunicato diramato questa mattina – di farsi promotori di una proposta di legge che riconosca al Sulcis Iglesiente lo stato di emergenza economica. La Tares è inapplicabile in questo territorio provinciale, pena l’ulteriore aggravamento della disperazione divenuta già intollerabile. Si chiede, continua la nota, contestualmente al riconoscimento dello stato di emergenza economica che i Comuni siano autorizzati a sospendere la riscossione della Tares con un rinvio della tassa all’anno 2014, affinché le amministrazioni comunali possano introdurre riduzioni, esenzioni e dilazioni di versamento con maggiore autonomia”.
“La produzione di rifiuti nelle attività commerciali e artigianali, scesa al minimo storico, in stretta connessione alla mancanza di vendite e produzione, aggiungono i rappresentanti del movimento, è di per sé motivo sufficiente per applicare una drastica riduzione della tassa sui rifiuti nel Sulcis Iglesiente. Ma un fisco insaziabile colpisce senza pietà le già deboli imprese con molteplici acronimi e trasformismi delle sue imposte con richieste sempre più esose che hanno come unico e inevitabile risultato la morte per strangolamento delle imprese. In questo modo si allungherà ancora di più la già infinita lista di disoccupati e di richiedenti un sostegno sociale alo Stato”.
“Le cartelle per il pagamento della Tares – conclude la nota – che qualche Comune solerte ha già inoltrato ai contribuenti sono un affronto intollerabile”. Per sabato 26 ottobre, a Portoscuso, alle ore 15.30 il movimento delle partite iva ha convocata un assemblea dibattito per discutere della crisi che attanaglia il territorio, tasse e zona franca.
Carlo Martinelli