Le intercettazioni/2. La spartizione: “Allora gli dici: 40 a lui e 40 a me”

Gli arresti effettuati questa mattina dagli uomini della Guardia di Finanza di Cagliari, nell’ambito dell’indagine sulla realizzazione di un impianto di produzione di energia rinnovabile a Ottana, arrivano dopo un lungo periodo di intercettazioni telefoniche e ambientali. Secondo gli inquirenti, Davide Galantuomo avrebbe approfittato del suo ruolo di amministratore di Enas, l’ente regionale acque, per pilotare l’appalto da 9,5 milioni di euro bandito appunto da Enas per la realizzazione dell’impianto di Ottana, in combutta con l’ingegnere desulese Tore Pinna – già personaggio di spicco dell’indagine Sindacopoli – e con l’ex portiere del Cagliari Renato Copparoni. Oltre a Galantuomo, Pinna e l’ex calciatore, questa mattina ai domiciliari sono finiti i dirigenti della società emiliane Consorzio Cooperative Costruzioni Gianni Lolli e dell’associata Ceif, Luigi Betti, che effettivamente hanno vinto l’appalto e avrebbero pagato una tangente di 90mila euro su un totale concordato di 135mila euro.

Secondo le indagini della polizia giudiziaria, per assicurarsi l’aggiudicazione dell’appalto, il rappresentante della Ceif Luigi Betti aveva predisposto un contratto da 135mila euro in favore della Essepi Engineering dell’ingegnere desulese per la progettazione esecutiva dei lavori nella circonvallazione di Pinzolo – Madonna di Campiglio. Un contratto “fasullo”, scrive il Gip del Tribunale di Cagliari Giuseppe Pintori. In seguito, ci furono incontri e telefonate per decidere come ‘incassare’ la somma e come suddividerla tra Pinna, Galantuomo e Copparoni.

Copparoni teme di essere estromesso e minaccia di far saltare tutto

Nel luglio 2014, sorgono dissidi tra Galantuomo e Copparoni – che intratteneva rapporti di lunga data sia con Lolli, sia con Betti – sulle quote di spartizione della tangente da 135mila euro, tanto che Pinna si ritrovò a fare da mediatore per evitare che l’affare non andasse più in porto. In particolare, Copparoni si lamenta del fatto di essere stato tenuto all’oscuro sul ruolo di Pinna da parte di Galantuomo, e ricorda all’ingegnere desulese di aver organizzato lui tutti gli incontri in Sardegna tra Lolli e Galantuomo. I timori di Copparoni riguardavano in particolare una possibile esclusione dalla spartizione della tangente. Timori che riferisce a Pinna, lamentandosi dell’atteggiamento di Galantuomo nei suoi confronti.

Pinna così suggerisce a Copparoni di attendere l’evolversi della situazione, di aspettare fino al 31 luglio, giorno del pagamento della prima tranche di tangente, e vedere il comportamento di Galantuomo. Se per caso quest’ultimo avesse fatto storie sul pagamento della quota a Copparoni, allora avrebbe potuto minacciare di far saltare tutto con l’intercessione presso Betti e Lolli.

Il 14 luglio 2014 in effetti Copparoni comunica a Pinna di aver sentito Betti e di avergli detto di bloccare il pagamento della tangente. Pinna informa quindi Galantuomo con un sms: “Appena puoi chiama… Mi hanno chiamato per dirmi che la pratica si ferma”.

I due si vedono nella zona industriale di Elmas e Galantuomo è alquanto contrariato. Manda quindi un sms a Copparoni e lo tranquillizza sulla spartizione della tangente. Il passaggio viene riferito dallo stesso Copparoni a Pinna.

Copparoni: “Ascolta e ascolta una m’ha mandato il messaggio mi dice mi dispi… senti cosa dice fizz’e bagassa, mi dispiace, mi dispiace che in tutti questi anni non hai capito che io sono una persona onesta e gli impegni li porto fino a tutti i costi fino alla fine a tutti i costi… e io adesso cosa gli scrivo va bene, se sei tranquillo ci vediamo tutti da Tore”.

Pinna: “No tu gli dici se sei tranquillo ci vediamo domani e chiacchieriamo e poi per dopodomani fissiamo l’incontro però tu parlaci prima di parlare con me, parlaci”.

“Quaranta a lui e quaranta a me”

Per ricomporre la frattura, in una successiva telefonata tra Galantuomo e Pinna, per tranquillizzare Copparoni, il numero uno dell’Enas suggerisce le percentuali in cui andrà suddivisa la tangente.

Pinna: “O vuoi che lo chiami io e gli dico ieri mi ha avvicinato l’amico e mi ha detto che tu sei della partitae stai tranquillo tu sei della partita, però non rompere i coglioni…”.

Galantuomo: “Di non mettersi problemi…”.

Pinna: “Certo io glielo dico. Tanto lo chiamo stasera…”.

Galantuomo : “Non è intelligente, questa è una persona indegna…”.

Pinna: “E tu cosa pensavi di trovare. Comunque se me lo dice io lo so…”.

Galantuomo: “Allora devi dire quaranta a lui e quaranta a me…”.

Pinna: “Percentuale 40 per cento gli facciamo perché se pulito rimane… per esempio settanta quindi forse i sessanta a te e quaranta a lui…”.

Galantuomo: “La’ che  è molto”.

Pinna: “Buono”.

 

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