Le intercettazioni/1. Galantuomo: “Per quella cosa tutto bene, da copione?”

Gli arresti effettuati questa mattina dagli uomini della Guardia di Finanza di Cagliari, nell’ambito dell’indagine sulla realizzazione di un impianto di produzione di energia rinnovabile a Ottana, arrivano dopo un lungo periodo di intercettazioni telefoniche e ambientali. Secondo gli inquirenti, Davide Galantuomo avrebbe approfittato del suo ruolo di amministratore di Enas, l’ente regionale acque, per pilotare l’appalto da 9,5 milioni di euro bandito appunto da Enas per la realizzazione dell’impianto di Ottana, in combutta con l’ingegnere tonarese Tore Pinna – già personaggio di spicco dell’indagine Sindacopoli e l’ex portiere del Cagliari Roberto Copparoni. Oltre a Galantuomo, Pinna e Copparoni, questa mattina ai domiciliari sono finiti i dirigenti della società emiliane Consorzio Cooperative Costruzioni Gianni Lolli e dell’associata Ceif, Luigi Betti, che effettivamente hanno vinto l’appalto e avrebbero pagato una tangente di 90mila euro su un totale concordato di 135mila euro.

3 marzo 2014

Pinna e Galantuomo parlano al telefono. Pinna ricorda a Galantuomo l’arrivo, nei prossimi giorni, del rappresentante della ditta emiliana.

Pinna: “Domani ci saremmo dovuti vedere, ti ricordi?.
Galantuomo: “sì sì, va beh”.
Pinna: “Però il nostro amico ha un problema con l’aereo quindi arriva dopodomani, però noi domani ci vediamo comunque”.
Galantuomo: “Eh sì perché ti devo spiegare il passaggio”.

6 marzo 2014

Galantuomo chiama Pinna per informarlo di aver recuperato il “materiale necessario”.

Pinna: “Eh, ci vediamo i primi della settimana prossima, tu hai recuperato quel materiale?”.
Galantuomo: “E certo! Per quello te lo stavo dicendo”.
Pinna: “Lasciamelo pure in ufficio così se me lo faccio recapitare a Nuoro io per questo fine settimana…”.
Galantuomo: “Ah, perché poi non torni più… Ah perfetto”.

7 marzo 2014

Galantuomo chiama Pinna per comunicargli che i documenti erano nel suo ufficio.

Galantuomo: “Uelà, come stai?”.
Pinna: “Bene. E tu?”.
Galantuomo: “Bene bene. Ascolta… nel tuo ufficio quella roba eh, cartaceo”.
Pinna: “Benissimo. Allora io lo prendo più tardi, va bene?”.

21 marzo 2014

Galantuomo e Pinna si incontrano a Cagliari in un locale con una terza persona non ancora identificata. Poco dopo la fine dell’incontro Galantuomo chiama Pinna e lo invita nel suo ufficio all’Enas “per potersi copiare, senza la presenza di impiegti, la documentazione di cui aveva bisogno”.

Galantuomo: “No, volevo sapere se venivi e ti scaricavi quella cosa, tanto non c’è nessuno”.
Pinna: “Sto venendo da te… su?”.
Galantuomo: “Sì sì, al prim… al secondo dove sono io sì”.

2 aprile 2014

Telefonata tra Pinna e Betti. Secondo gli inquirenti, i due si mettono d’accordo per far figurare una consulenza di Pinna all’impresa di Betti. Un passaggio pensato per giustificare poi l’emissione, da parte di Betti, di una fattura a favore della ditta di Pinna, la Essepi Engineering, per la consulenza inesistente. È questa, secondo gli inquirenti, la tangente che dovrebbe poi essere spartita tra Pinna, Galantuomo e Copparoni.

Betti: “Ascolta Salvatore, io lunedì preparerò una bozza di contratto che ti manderò”.
Pinna: “Sì”.
Betti: “Capito? O lunedì sera, adesso vedo dai, capito?”.
Pinna: “Sì sì”.
Betti: “Ecco, non faremo… Faremo solo che tu mi hai dato una mano a far delle gare, mi hai dato una mano a far dei progetti per le gare, facciamo così”.
Pinna: “Perfetto, perfetto”.
Betti: “Ok? Ecco ok, poi adesso vedo, perché c’è una gara grossa a Copenhagen, potrebbe essere quello un punto”.
Pinna: “Benissimo, va benissimo quello dai”.

Da una telefonata del 9 aprile 2014, gli inquirenti desumono che la persona che veniva da oltre Tirreno era Betti.

10 aprile 2014

Galantuomo informa Pinna che in serata dovrà incontrare “Cappello” per portargli tutta la pratica. Secondo gli inquirenti si tratta di Ugo Cappellacci.

Galantuomo: “Poi un’altra cosa ti volevo dire, io stasera ho appuntamento”.
Pinna: “Sì sì”.
Galantuomo: “Da Cappello per dargli la pratica”.
Pinna: “So già, so già”.
Galantuomo: “Per…”.
Pinna: “Appena finisci tu mi chiami poi ci sentiamo”.

Quattro giorni dopo aver incontrato ‘Cappello’, Galantuomo incontra il neo assessore ai lavori pubblici della Regione Paolo Maninchedda. Alla fine dell’incontro Galantuomo appare entusiasta perché la Regione era riuscita a trovare 80 milioni per investimenti e lo comunica subito a Pinna.

6 maggio 2014

Telefonata tra Galantuomo e Pinna.

Galantuomo: “Senti ma per quella cosa tutto bene… come da copione, sta andando bene o no?”.
Pinna: “Sì sì sta andando bene ti volevo parlare anche di questo, poi ho ricevuto una mail anche da un… da voi però non ho avuto più risposta alla è arrivata una mail dove mi di…”.

Secondo gli inquirenti, Pinna, Galantuomo e Betti si incontrarono varie volte. Secondo la polizia giudiziaria, uno dei maggiori interessati alla tangente era Galantuomo, che avrebbe preteso 135mila euro dalle società che si erano aggiudicate l’appalto, da ripartire anche con Pinna e Copparoni. Quest’ultimo, sempre secondo la polizia giudiziaria, avrebbe rivestito il ruolo di intermediario tra Pinna e Galantuomo da una parte, e Lolli e Betti dall’altra.

 

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