Nel Sud Sardegna i giovani fanno sempre più fatica a costruirsi un futuro stabile. A dirlo è l’indagine annuale sulla qualità della vita per fasce d’età pubblicata dal quotidiano Il Sole 24 Ore, che fotografa in modo impietoso la condizione dei cittadini tra i 18 e i 35 anni. In questa fascia, l’area del Sud dell’Isola si colloca al penultimo posto tra le province italiane.
I motivi? Disoccupazione giovanile e instabilità lavorativa in primis. Il territorio si piazza al 102° posto per la capacità di trasformare contratti a termine in contratti a tempo indeterminato, segnando uno dei dati più critici a livello nazionale. Queste difficoltà si riflettono anche sulla vita privata e familiare: nel Sud Sardegna i giovani si sposano meno (102° posto anche per numero di matrimoni) e fanno meno figli. Emblematica la posizione di Cagliari, che risulta addirittura ultima in Italia per tasso di fecondità.
Uno sguardo alla situazione dell’infanzia mostra un panorama solo lievemente migliore. Tra le province sarde, Nuoro è la più virtuosa (36ª a livello nazionale), seguita da Cagliari (38ª), Oristano (54ª), Sassari (66ª) e il Sud Sardegna che sprofonda al 100° posto. Curiosamente, nonostante i problemi legati alla natalità, Cagliari guida invece la classifica italiana per numero di pediatri, mentre Oristano è settima.
Per i giovani, le province con i migliori dati restano Oristano (39ª), Sassari (51ª) e Nuoro (54ª), con Cagliari in posizione medio-bassa (68ª). Il Sud Sardegna continua invece a registrare criticità anche in indicatori fondamentali come il numero di laureati e l’occupazione. La situazione non migliora molto per gli anziani. Anche in questa fascia, il Sud Sardegna è in coda alla classifica (83° posto), risultando ultimo in Italia per la disponibilità di infermieri non pediatrici e per la presenza di orti urbani. Nuoro si conferma ancora una volta la più virtuosa tra le province sarde (39ª), mentre Oristano (52ª), Cagliari (58ª) e Sassari (66ª) restano nella parte centrale del ranking.