Lavori infiniti in via Roma, commercianti soffocati dai cantieri: “Così non si può sopravvivere”

di Umberto Zedda

Via Roma divisa in due, il cantiere soffoca le attività commerciali. Un tempo salottino elegante di Cagliari, oggi la strada appare divisa in due, soffocata dai lavori di rifacimento urbano. Dal 2022, il cantiere ha trasformato una delle arterie più iconiche della città in un muro che separa il centro cittadino dalla sua vetrina naturale, il mare.

La situazione è grave: gli utili sono in calo per tutte le attività commerciali, e alcune, come la Locanda Caddeo, hanno già chiuso i battenti. L’isolamento dei commercianti aggravato dalla difficoltà di accesso a causa della mancanza di attraversamenti pedonali, si somma alla perdita della clientela.

“Abbiamo contestato da subito le modalità e le tempistiche – racconta Gianfranco Dessì, titolare dell’Osteria Paradiso in via Sardegna – non si può bloccare tutta la via in una volta. Cosa faremo per Sant’Efisio, un altro anno senza gradinate? Se togli via Roma alla città elimini il cuore di Cagliari. Questa è la situazione, i turisti sono confusi e non sanno neanche dove si trovano. Tutto ciò non può durare due anni”.

Non è solo il titolare dell’Osteria Paradiso a lamentare i danni: ma tutto il consorzio Cagliari Centro Storico è preoccupato per il futuro delle attività. Gianluca Mureddu, presidente del consorzio, non nasconde le sue preoccupazioni: “è come se ci fosse un muro in mezzo alla via, e le persone non possono passare. Non possiamo permetterci di non pensare ad azioni che facciano da cuscinetto per gli imprenditori, bloccare tutto ha reso il quartiere brutto”.

Mureddu ha poi evidenziato l’impatto economico sui commercianti: “Ogni attività qui intorno ha subito un calo del fatturato: alcune del 30%, altre addirittura del 50%. Non possiamo dimenticarci che molte famiglie vivono di questo. Dopo la fine della prima tranche di lavori, cercheremo di avere incontri con l’amministrazione per evitare ulteriori danni nella prossima fase. È necessario prepararsi al cambiamento e collaborare, perché la rivalorizzazione arriverà solo con una soluzione condivisa”, ha concluso Mureddu.

Anche Marco Milia, presidente del Ccn di via Manno e via Garibaldi e titolare della focacceria Bria in via Napoli, si unisce al coro di critiche: “Ho sempre sostenuto la necessità di un cambiamento, ma oggi dobbiamo riconoscere che questo processo sta causando danni significativi al tessuto sociale ed economico della città. Le aziende devono essere aiutate: servono ristori immediati e un piano concreto di supporto. Se Cagliari perde il suo tessuto commerciale, rischia di perdere anche la sua identità. Molte aziende non supereranno l’inverno È fondamentale che l’intera giunta comunale si impegni a trovare soluzioni rapide e condivise, perché non si può chiudere una strada senza pensare alle persone e al loro lavoro.”

La questione dei parcheggi, inoltre, è cruciale. Senza una gestione efficace degli spazi disponibili, i clienti non potranno accedere facilmente al centro, aggravando ulteriormente la crisi delle attività commerciali: “I parcheggi ci sono, vanno solo risistemati – prosegue Milia – ed è importante per poter raggiungere il centro. Le risorse le abbiamo, dobbiamo solo usarle. In viale Trieste c’è un parcheggio multipiano che conta 300 posti per auto, si potrebbe partire da lì”.

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