Stop alle operazioni chirurgiche all’ospedale Businco di Cagliari dal 17 al 31 agosto fino a quando non saranno ultimati i lavori nella struttura. Un tempo troppo lungo secondo i rappresentanti dei pazienti. Che protestano: “Sospendere gli interventi per due settimane nell’ospedale oncologico è una follia”, sostengono in una dichiarazione congiunta i responsabili delle associazioni Socialismo diritti riforme, Fidapa Cagliari, Mai più sole contro il tumore ovarico, Lilt, Tribunale del malato, Adiconsum Sardegna.
“È evidente che – scrivono – si tratta di importanti interventi, anche per l’agibilità e il decoro della struttura, ma è lampante che sospendere dal 17 al 31 agosto sia gli interventi urgenti sia quelli già programmati è un atto che svilisce il ruolo stesso del principale riferimento regionale per i tumori. Sembra così far ritenere che la malattia oncologica non sia così grave da richiedere interventi salvavita, anzi si lascia intendere che l’ospedale non abbia neppure un ruolo determinante e che i suoi operatori, in particolare chirurghi, anestesisti, ferristi, infermieri, non siano così indispensabili”.
Secondo le associazioni l’alternativa c’è: “Ci sembra assurdo infatti – concludono – che i lavori non possano essere concentrati in uno o due o tre giorni venerdì, sabato e domenica con doppi turni (giorno e notte), come accade di solito per le urgenze nei cantieri. Ingiustificabile poi la riduzione degli anestesisti del Businco che saranno chiamati a risolvere i problemi del Microcitemico. Insomma, una situazione che ancora una volta conferma che il matrimonio con il Brotzu non ha favorito l’Oncologico e i suoi pazienti”.