In provincia di Oristano un nuovo caso di mesotelioma e otto nuovi malati di asbestosi, patologia professionale indiscutibilmente collegata alla esposizione all’amianto. È il risultato degli accertamenti periodici svolti dalla Asl 5 tra i 154 iscritti al Registro dei lavoratori ex esposti all’amianto. Si tratta in prevalenza di ex dipendenti di due aziende, la Sardit di Oristano e la Cema di Marrubiu, che hanno cessato l’attività all’inizio degli anni ’90 e dove il lavoro tra le micidiali fibre di amianto si svolgeva senza tante precauzioni. Ed è un risultato quasi scontato, visto che asbestosi e mesotelioma hanno un periodo di incubazione che può essere anche di alcuni decenni, e i dati sono quasi certamente inferiori alla realtà, visto che all’invito della Asl a presentarsi per la visita di accertamento ha risposto finora solo il 52 per cento dei convocati.
L’ultimo bilancio è stato reso noto nel corso di un incontro con gli ex esposti organizzato dallo Spresal, il servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’azienda sanitaria locale, in collaborazione con il servizio di pneumologia. Ed è emerso un altro dato preoccupante: riguarda la presenza di 14 fumatori tra i 154 ex esposti monitorati dalla Asl. A loro è stato rivolto un particolare appello, perchè il fumo, ha spiegato il responsabile del Servizio di pneumologia, amplifica in modo esponenziale l’effetto cancerogeno dell’amianto e la possibilità di andare incontro a un tumore, per gli ex esposti che fumano, è da 18 a 50 volte superiore rispetto a un non fumatore.